Cattolica Ass. – Apre a possibile partecipazione degli istituzionali all’aumento di capitale

Il cda di Cattolica ha parzialmente modificato la delibera relativa alla proposta di attribuire al cda stesso la delega ad aumentare a pagamento e in via scindibile, in una o due volte, il capitale sociale entro il 26 giugno 2025, per un importo massimo complessivo di 500 milioni, all’ordine del giorno dell’assemblea convocata per i prossimi 26/27 giugno.

La modifica prevede la limitazione del diritto di opzione e la possibilità di partecipare all’operazione a favore di soggetti finanziari e/o investitori istituzionali.

Sarà facoltà dello stesso cda limitare il diritto di opzione. Tale precisazione è dettata dall’esigenza di tenere conto dei tempi ristretti indicati dall Vigilanza per l’esecuzione dell’aumento di capitale con una nota del 27 maggio 2020.

Con suddetta nota è stata rilevata la necessità di interventi di patrimonializzazione che si attende vengano perseguiti mediante l’utilizzo integrale della delega già proposta e di cui per un importo massimo complessivo di 500 milioni da effettuare entro l’inizio dell’autunno.

La proposta come riformulata è solo parzialmente modificativa di quella già prospettata
ai soci, in quanto contempla la possibilità di una limitazione, e non dell’esclusione, del
diritto di opzione.

Ciò favorisce il pronto buon esito dell’aumento di capitale con la previsione di una riserva comunque delimitata a soggetti finanziari e/o investitori istituzionali, che potrebbero essere interessati a un sollecito ingresso nel capitale della società. Il tutto in coerenza con le istanze rappresentate dall’Autorità di Vigilanza.

Intorno alle 10:45 a Piazza Affari il titolo cede il 5,7% a 3,88 euro, mentre l’indici di settore cede il 3,2 per cento.