Mercati – Vendite dopo il rally delle ultime settimane aspettando la Fed, Milano a -1,5%

Seduta in rosso per le borse europee, che chiudono comunque al di sopra dei minimi intraday anche grazie al parziale miglioramento di Wall Street.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in ribasso dell’1,5% a 19.930 punti, sottotono come il Cac 40 di Parigi (-1,6%), il Dax di Francoforte (-1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,9%) e il Ftse 100 di Londra (-2,1%).

Oltreoceano arretrano Dow Jones (-1%) e S&P 500 (-0,8%) mentre il Nasdaq (+0,2%) continua a viaggiare sui massimi storici.

Nelle ultime settimane, l’azionario globale ha messo a segno un forte recupero guidato dall’ottimismo per una rapida ripresa dell’economia, riportando le quotazioni sui livelli pre-crisi di febbraio. Permangono tuttavia le preoccupazioni sull’effettivo stato di salute dell’economia, anche alla luce delle previsioni della Banca Mondiale secondo cui il coronavirus causerà quest’anno la peggior contrazione dalla Seconda Guerra Mondiale.

L’attenzione si sposta ora sulla riunione della Federal Reserve, in programma oggi e domani, da cui potrebbero emergere spunti in merito alle proiezioni sull’economia statunitense mentre non sono previsti nuovi stimoli.

Domani si attende anche l’aggiornamento dell’outlook economico da parte dell’Ocse mentre giovedì si riuniranno i ministri delle finanze dell’area euro, che discuteranno tra le altre cose sulla successione del presidente dimissionario Mario Centeno.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, la variazione finale del finale dell’eurozona nel primo trimestre è stata rivista a -3,6% da -3,8% mentre le scorte all’ingrosso americane sono aumentate dello 0,3% ad aprile.

Sul Forex, intanto, l’euro/dollaro sale a 1,136 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scende a 107,7.

Tra le materie prime recuperano parzialmente terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 40,7 dollari e il Wti (+0,1%) a 38,2 dollari, precedentemente penalizzate dai timori di eccesso di offerta.

Nel week end, l’Opec+ ha raggiunto un accordo per estendere i tagli record alla produzione di 9,7 milioni di barili al giorno fino alla fine di luglio. Ieri invece, l’Arabia Saudita ha fatto sapere che, insieme a Kuwait ed Emirati Arabi Uniti, non estenderà i tagli da 1,18 milioni di bpd che sta attualmente operando oltre a quelli dell’obiettivo Opec+.

Per quanto riguarda l’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia di circa 5 bp a 180 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo all’1,49%.

Tornando infine a Piazza Affari, le vendite investono il comparto bancario dopo le restrizioni alla distribuzione di dividendi fino a gennaio 2021 annunciate da Christine Lagarde. In calo Ubi (-5%) e Intesa (-4,6%), oltre a Fca (-4,4%). In controtendenza Nexi (+2,5%) e CNH (+2,2%), quest’ultima dopo il debutto positivo di Nikola a Wall Street, di cui Iveco detiene il 7,1%.