Banche (-3,6%) – Pausa di riflessione per il settore

Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso del 3,6% e in linea all’analogo europeo (-3,8%), frenando anche il Ftse Mib (-1,5%).

Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia.

Da ultimo, la Commissione Europea ha annunciato un “Recovery Fund” da 750 miliardi, di cui l’Italia ne beneficerà per 173 miliardi, mentre la BCE ha comunicato che aumenterà il programma di acquisto PEPP di altri 600 miliardi e lo estenderà fino a giugno 2021.

Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un crollo del Pil tra l’8-10% per il 2020. Il Governo ha varato un nuovo decreto da 55 miliardi per sostenere imprese e famiglie, mentre nel frattempo ha consentito l’ulteriore riapertura delle attività e degli spostamenti.

In questo contesto, con lo spread Btp-Bund risalito in area 180 pb, sul comparto bancario sono scattati i realizzi dopo il rally dell’ultimo periodo, complice anche la raccomandazione arrivata dal Comitato Europeo di sospendere la distribuzione delle cedole fino a fine anno.

Sul Ftse Mib frena, tra gli altri, Mediobanca (-3,2%), con Leonardo Del Vecchio che ha fatto richiesta alla Vigilanza nei giorni scorsi di portarsi in prossimità del 20 per cento. Prese di beneficio su Bper (-1,4%), che prosegue con il de-risking.

Sul Mid Cap rallenta Mps (-5,1%), che sarebbe al lavoro per varare un piano industriale aggiornato da presentare poi alla Commissione Europea in autunno.

Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento e la cui assemblea ha approvato il raggruppamento delle azioni.