Nel pomeriggio le borse europee viaggiano in territorio negativo dopo aver invertito più volte direzione nel corso della seduta, aspettando la conclusione in serata della riunione della Federal Reserve e della conferenza stampa del presidente Jerome Powell.
Intorno alle ore 15:50, il Ftse Mib di Milano cede lo 0,7% in area 19.800 punti. Il Cac40 di Parigi lascia sul terreno lo 0,6% esattamente come l’Ibex35 e il Dax30 di Francoforte mentre il Ftse100 di Londra scambia in ribasso dello 0,1 per cento.
Oltreoceano, nel frattempo, i maggiori indici di Wall Street aprono le contrattazioni senza una direzione precisa con il Nasdaq a +0,7%, l’S&P500 sulla parità e il Dow Jones in calo dello 0,5 per cento.
La banca centrale statunitense non dovrebbe annunciare nuove misure straordinarie ma gli operatori restano fiduciosi verso una conferma dell’impegno della stessa ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per sostenere la ripresa economica. Si segnala inoltre che il Fomc presenterà le proiezioni su disoccupazione e crescita per la prima volta dallo scoppio della crisi, offrendo indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria per i prossimi mesi.
Speranze contrastate dalla diffusione delle previsioni dell’Ocse e dalle dichiarazioni del virologo americano Anthony Fauci.
Secondo l’Ocse, nel suo Economic Outlook semestrale, il Pil mondiale subirà un calo del 6% nel 2020, che potrebbe persino peggiorare a -7,6% in caso di una seconda ondata della pandemia di Covid-19. Scenario ancora più negativo per l’Italia che dovrebbe registrare una contrazione dell’11,3% o del 14% nello scenario peggiore.
Anthony Fauci ha sottolineato invece come il coronavirus sia il suo “peggiore incubo”, ricordando che la pandemia non è ancora finita e allarmando i mercati su una potenziale risalita dei contagi in autunno.
Ulteriori indicazioni sull’evoluzione della situazione potranno arrivare dalla riunione di domani dei ministri delle finanze dell’area euro che discuteranno in merito al pacchetto di aiuti destinati alla ripresa dell’economia e sulla successione del presidente dimissionario Mario Centeno.
Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, i dati sull’inflazione cinese a maggio hanno registrato il valore più basso (2,4% annuo) da marzo 2019, mentre i prezzi alla produzione dello scorso mese sono diminuiti del 3,7% su base annua, dopo il calo del 3,1% ad aprile e rispetto al -3,3% atteso dagli analisti. L’indice dei prezzi al consumo negli Usa di maggio ha invece registrato un calo dello 0,1% su base mensile dopo il -0,8% di aprile. Gli analisti si attendevano una variazione nulla. Anno su anno, il dato risulta in aumento dello 0,1% (consensus +0,3%) dopo il +0,3% di aprile.
Sul Forex, il dollaro prosegue la discesa nei confronti delle altre valute, scendendo a 107,33 yen (Usd/Yen) mentre il cambio fra euro e biglietto verde risale a 1,1366 (Eur/Usd).
Tra le materie prime, arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,9%) a 40,41 dollari e il Wti (-2%) a 38,14 dollari, in attesa della diffusione questo pomeriggio dei dati settimanali sulle scorte statunitensi stilati dall’Energy Information Administration.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano sale all’1,53% con il relativo spread verso il bund tedesco a 184,8 punti base.
Tornando a Piazza Affari, seduta all’insegna del denaro per TIM (+3,7%). Acquisti anche su Fineco (+3%) e Nexi (+2,4%). Vendite invece su Ferragamo (-2,7%), CNH (-3,7%) e BPER (-4,2%).