Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso dell’1,4% e in linea all’analogo europeo (-1,9%), frenando anche il Ftse Mib (-0,9%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un crollo del Pil tra l’8-10% per il 2020. Il Governo ha varato un nuovo decreto da 55 miliardi per sostenere imprese e famiglie, mentre nel frattempo ha consentito l’ulteriore riapertura delle attività e degli spostamenti.
In questo contesto, con lo spread Btp-Bund rimasto in area 190 pb, sul comparto bancario sono proseguiti i realizzi dopo il rally dell’ultimo periodo, complice anche la raccomandazione arrivata dal Comitato Europeo di sospendere la distribuzione delle cedole fino a fine anno, anche se la BCE potrebbe rimuovere i vincoli se l’economia migliorerà.
Sul Ftse Mib frenano, tra gli altri, Mediobanca (-1,8%), in attesa dell’evolversi della situazione dopo che Leonardo Del Vecchio ha fatto richiesta alla Vigilanza nei giorni scorsi di portarsi in prossimità del 20%, e UniCredit (-3,3%), che ha collocato un bond.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-0,1%), che sarebbe al lavoro per varare un piano industriale aggiornato da presentare poi alla Commissione Europea in autunno.
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento e la cui assemblea ha approvato il raggruppamento delle azioni.