Apertura in rosso per le borse europee, dopo i messaggi prudenti emersa dalla riunione di ieri della Federal Reserve. A Milano il Ftse Mib cede il 2,9% in area 19.200 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-3,2%), il Dax di Francoforte (-2,9%), il Cac 40 di Parigi (-2,8%) e il Ftse 100 di Londra (-2,6%).
La banca centrale statunitense ha abbassato le stime sul Pil e confermato che i danni all’economia americana non saranno temporanei, prevedendo di mantenere i tassi di interesse sui livelli attuali almeno fino al 2022.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha avvistato che i danni provocati dalla pandemia non saranno temporanei e che la ripresa sarà una “lunga strada”, confermando il supporto all’economia dell’istituto di Washington per i prossimi anni.
Powell ha poi spiegato che il Fomc ha discusso il controllo della curva dei rendimenti e che potrebbe valutare strumenti di questo tipo non appena l’outlook sarà più chiaro, seguendo l’esempio di Giappone e Australia.
Sempre negli Stati Uniti, preoccupa il rischio di una seconda ondata di contagi del coronavirus, dopo che i casi nel paese hanno superato quota 2 milioni e il forte incremento dei ricoveri in Texas.
In Europa, invece, il focus sarà sul meeting virtuale dell’Eurogruppo a cui parteciperà anche il presidente della Bce Christine Lagarde, in cui verrà discussa la proposta del Recovery Fund.
Intanto sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute dopo le perdite degli ultimi giorni, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Usa sulle richieste di sussidi di disoccupazione. Il cambio euro/dollaro arretra a 1,135, mentre il dollaro/yen viaggia in area 107.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3,4%) a 40,3 dollari e il Wti (-4%) a 38 dollari, dopo l’incremento delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati settimanali Eia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 186 punti base, in attesa in mattinata dei dati Istat sulla produzione industriale ad aprile e delle aste di medio lungo di metà mese con il Tesoro che offre fino a 9,5 miliardi.
Tornando a Piazza Affari, vendite in particolare su Atlantia (-4,9%), Fca (-4,7%), Cnh (-4,3%) e Saipem (-4,3%). Limitano le perdite, invece, le utilities come Italgas (-0,4%), Hera (-0,3%) e Terna (-0,3%).