Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in rosso, all’indomani della riunione della Federal Reserve.
Chiusura in calo ieri a Wall Street ad eccezione del Nasdaq, salito dello 0,7% segnando un nuovo record storico oltre quota 10.000 punti. Il Dow Jones, invece, ha perso l’1% e lo S&P 500 lo 0,5%.
In rosso stamane anche i mercati asiatici con Tokyo che ha ceduto oltre due punti e mezzo percentuali, mentre Shanghai arretra dell’1% e Hong Kong dell’1,8%.
La banca centrale statunitense ha abbassato le stime sul Pil e confermato che i danni all’economia americana non saranno temporanei, prevedendo di mantenere i tassi di interesse sui livelli attuali almeno fino al 2022.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che la ripresa sarà una “lunga strada”, confermando poi che il board sta studiando il controllo della curva dei rendimenti seguendo l’esempio di Giappone e Australia.
Il Segretario del Tesoro americano Steve Mnuchin ha dichiarato che l’economia Usa necessiterà sicuramente di ulteriori stimoli fiscali, alimentando le aspettative di un nuovo round di aiuti in arrivo quest’estate.
Sempre negli Stati Uniti, preoccupa il rischio di una seconda ondata di contagi del coronavirus, dopo che i casi nel paese hanno superato quota 2 milioni e il forte incremento dei ricoveri in Texas.
Sul fronte macro, infine, l’agenda di oggi prevede l’indice dei prezzi alla produzione Usa di maggio e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, previste oltre 1,5 milioni.