Analisi tecnica – A2A: tentativo di rilancio grafico sulla tenuta del supporto in area 1,20 euro

Le vendite iniziate nella seduta di martedì scorso hanno spinto rapidamente le quotazioni dei titoli della principale multi-utility lombarda dal massimo relativo intraday a 1,37 euro fino al minimo di questa mattina a 1,2015 euro. Sulla tenuta di questo livello i corsi delle azioni A2A hanno, però, avuto subito una bella reazione che gli ha consentito di tornare sopra la media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 1,2306 euro, ma anche di tentare la ripresa del movimento rialzista avviato sui minimi della seconda metà di marzo.

A questo scopo è necessario che le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Renato Mazzoncini superino rapidamente una prima resistenza statica posta a 1,2655 euro in quanto la conseguente attenuazione della pressione dei venditori potrebbe favorire un rapido allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 1,2945 euro.  L’eventuale breakout di questo livello potrebbe così permettere ai corsi delle azioni A2A di mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 1,335 euro, con successivo target a quota 1,3876 euro.

Il movimento discendente avviato nei giorni scorsi, al contrario, potrebbe riprendere nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 1,2306 euro, con possibile discesa delle quotazioni dei titoli del gruppo controllato congiuntamente dal Comune di Milano e da quello di Brescia fino al sopracitato bottom di oggi a 1,2015 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo supporto, deteriorando il quadro grafico di medio e di breve periodo, potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni A2A verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 1,141 euro, al di sotto del quale il successivo target è a 1,10 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli A2A è pari a -25,6% (+6,3% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 9 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 1,49 euro, con un potenziale rialzista del 19,8 per cento.

Quotazione di riferimento: 1,2435 euro

+11,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 1,3876 euro;

+7,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 1,335 euro;

+4,1% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 1,2945 euro;

+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 1,2655 euro;

 

-1,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 1,2306 euro;

-3,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 1,2015 euro;

-8,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,141 euro;

-11,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,10 euro.