Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -2,6 per cento, al di sopra comunque del corrispondente europeo (-3,3%) e del Ftse Mib (-4,8%).
Pesano le incertezze dopo i segnali arrivati dalla Fed, che manterrà i tassi sui livelli attuali almeno fino al 2022 prevedendo una ripresa lunga e difficoltosa, che necessiterà di ulteriori stimoli fiscali.
Ad alimentare le vendite anche i timori per una seconda ondata di coronavirus, dopo l’aumento dei casi in alcuni Stati americani e il superamento di quota due milioni di casi negli Usa.
Il clima di avversione al rischio spinge gli acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del Btp decennale in discesa all’1,48% e lo spread dal Bund che si è ampliato leggermente a 190 punti base.
Big in rosso a partire da Italgas (-1,7%) il cui Cda ha esaminato l’andamento previsto della gestione nel 2020 e gli impatti attesi sull’attività dall’emergenza Covid-19. La guidance 2020 indica tra i target ricavi superiori a 1,3 miliardi e capex superiori a 700 milioni.
Il Cda di Enel (-2,5%) ha deliberato emissione prestiti obbligazionari ibridi fino a 1,5 miliardi e ha nominato i Comitati endoconsiliari, confermando le competenze attribuite agli stessi nel precedente mandato.
Inoltre il colosso elettrico italiano è partner del programma “P-Tech Esperti Digitali” di IBM.
Snam (-3,7%) ha concluso con successo l’emissione del suo primo Transition Bond da 500 milioni, i cui proventi verranno utilizzati per finanziare progetti nella transizione energetica, i cosiddetti Eligible Projects.
Mid in rosso a partire da Erg (-1,2%) mentre tra le small hanno resistito Plc, Edison e Biancamano, tutte e tre in parità.