Analisi tecnica – Leonardo: deciso deterioramento del quadro grafico di breve periodo

Dopo aver raggiunto lo scorso 8 giugno il massimo relativo intraday a 7,298 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella difesa, nell’aerospazio hanno avviato un deciso movimento ribassista, scivolando nella seduta odierna al di sotto della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 6,176 euro.

Una chiusura di giornata al di sotto di questo importante livello dinamico, accompagnata dal cedimento di un primo supporto statico posto a 5,90 euro, potrebbe implicare un ulteriore aumento della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Leonardo che potrebbero così scivolare rapidamente verso il successivo supporto individuabile a 5,696 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso anche di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Profumo potrebbero accelerare verso un primo obiettivo posizionabile a 5,588 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 5,514 euro.

Lo scenario negativo appena delineato per i corsi delle azioni Leonardo, al contrario, potrebbe essere accantonato nel caso di una chiusura di seduta sopra la media mobile a 50 sedute, accompagnato dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 6,328 euro. In questo caso, le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dal Ministero dell’Economia italiano (30,2% del capitale) potrebbero effettuare un veloce allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 6,50 euro, con i due obiettivi rialzisti di breve periodo posizionabili rispettivamente a 6,63 euro, il primo, e a 6,81 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Leonardo è pari a -41% (+36,1% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 17 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 9,16 euro, con un potenziale rialzista del 48,5 per cento.

Quotazione di riferimento: 6,17 euro

+10,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 6,81 euro;

+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 6,63 euro;

+5,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,50 euro;

+2,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,328 euro;

-4,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 5,90 euro;

-7,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 5,696 euro;

-9,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 5,588 euro;

-10,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,514 euro.