L’acquisizione del ramo d’azienda da parte di Bper, in caso di esito positivo dell’Ops promossa da Intesa Sanpaolo sul capitale di Ubi, favorirà un ulteriore miglioramento della qualità del credito della banca modenese, con un Npe ratio lordo stimato pari all’8,4%, se calcolato pro-forma sui dati al 31 marzo 2020.
Il tutto tenendo conto sia del profilo dell’asset quality del ramo sia dell’imminente finalizzazione della cessione di crediti in sofferenza (1,2 miliardi) attraverso una cartolarizzazione con garanzia statale (GACS).
Oltre il 70% delle masse afferenti al ramo sono relative a clientela basata nelle regioni settentrionali del Paese. Questo rafforzamento della capacità distributiva di Bper permetterà, tra le altre cose, il pieno utilizzo delle fabbriche prodotto del gruppo.
Bper conferma anche la solidità patrimoniale del gruppo, con un CET1 ratio fully loaded consolidato pro-forma stimato pari al 12,5% alla fine del 2020.
Secondo rumor di mercato, l’aumento di capitale per l’acquisto del suddetto ramo d’azienda potrebbe aggirarsi tra i 600-700 milioni.