Mercati Asiatici – Seduta in calo dopo la peggior settimana di Wall Street da marzo

Seduta in calo per i mercati asiatici in scia alla peggior settimana di Wall Street da marzo e ai timori per una seconda ondata di Covid-19.

Dalla Cina infatti è arrivato l’allarme di una nuovo focolaio nella capitale, Pechino, che ospita qusi 22 milioni di abitanti. Le autorità sono già entrate in azione con tamponi di massa e misure restrittive per arginare la diffusione del virus.

Il numero di casi continua a crescere anche in altri paesi in giro per il mondo, in particolare in quelli in via di sviluppo, e senza un vaccino e con la ripresa delle attività economiche il rischio di un ritorno del virus è concreto.

I mercati sono poi preoccupati per le previsioni economiche delle banche centrali e dalle organizzazioni internazionali, che vedono una ripresa lenga che richiederà anni per tornare ai livelli precedenti il virus.

La Fed settimana scorsa ha infatti sottolineato come abbia intenzione di mantenere l’attuale livello di tassi almento fino al 2022 e dalla Casa Bianca vorrebbero venisse approvato un nuovo pacchetto di stimoli da 2 trilioni di dollari per il settore industriale.

Le nuove incertezze si riflettono sulle quotazioni del greggio con il Brent a -3,23% a 37,48 dollari e il Wti a -4,52% a 34,62 dollari al barile.

Cosi in Cina gli indici sono deboli con Shanghai a -0,7% e Shenzen a +0,1%. Più marcate le vendite ad Hong Kong che perde l’1,9%.

In rosso anche gli indici giapponesi con il Nikkei a -2,7% e il Topix a -1,8%.

Il tutto dopo le forti vendite che hanno colpito Wall Street la scorsa settimana nonostante il tentativo di rimbalzo venerdì quando il Dow Jones ha chiuso a +1,9%, l’S&P500 a +1,31% e il Nasdaq a +1,01%.