Il sistema di soccorso subacqueo ideato da Saipem e Drass, azienda leader nella tecnologia sottomarina ed iperbarica con equipaggio, è stato selezionato dalla Marina Militare Italiana per la dotazione della nave SDO-SuRS (Special & Diving Operations – Submarine Rescue Ship), il nuovo mezzo per il soccorso di sommergibili.
Il sistema integra un veicolo a controllo remoto (ROV) di ultima generazione con una capsula di salvataggio. Il ROV funge da vettore di navigazione e controllo, mentre la capsula ha la funzione di riportare i sommergibilisti in superficie mediante un habitat controllato e in totale sicurezza.
Saipem fornirà il ROV e tutte le unità di automazione subacquee incluso il veicolo integrato alla capsula, mentre Drass i dispositivi di decompressione, gli elementi iperbarici, i sistemi di ventilazione e quelli di trattamento gas medicali della capsula.
La decisione della Marina Militare Italiana è giunta al termine di una valutazione tecnica condotta nel 2019, nel corso della quale Saipem e Drass hanno realizzato anche un prototipo dimostrativo testato con successo nel mare Adriatico.
L’ingegnerizzazione e lo sviluppo dei sottosistemi di automazione sono stati eseguiti dalla Business Line ‘Solutions’ della Divisione E&C Offshore di Saipem nel suo centro di eccellenza per le tecnologie subacquee di Marghera (Venezia).
Francesco Racheli, COO della Divisione E&C Offshore di Saipem, ha commentato: “La collaborazione con un’eccellenza imprenditoriale italiana come Drass per un’istituzione di assoluto prestigio quale Marina Militare Italiana si inserisce appieno nel piano strategico di diversificazione che vede impegnata Saipem non solo nella transizione energetica e nelle fonti rinnovabili, ma anche nello sviluppo di nuovi segmenti strategici ad elevato contenuto tecnologico e di innovazione. Saipem continuerà a rafforzare questa relazione mettendo a disposizione di Marina Militare Italiana tutto il proprio portafoglio prodotti sul fronte ispezione e sorveglianza dei nostri mari”.