In seguito all’operazione di aumento di capitale, che prevedeva una tranche riservata alle banche finanziatrici da sottoscrivere mediante conversione dei crediti vantati nei confronti di Trevi, gli istituti di credito hanno modificato la propria quota di possesso in Trevi.
Nello specifico, Intesa Sanpaolo detiene ora il 6,9% del capitale sociale, Banco BPM il 4,6%, Monte dei Paschi il 3,6% e Unicredit il 4,3%. Cassa Depositi e Prestiti detiene indirettamente attraverso Sace e Fsi Investimenti il 32,7% (dal precedente 16,9%), mentre a Polaris Capital Management fa capo il 25,7% (dal precedente 10%).