Enel – Inserita per la prima volta negli indici MSCI ESG Leaders

La società guidata da Francesco Starace è stata inclusa per la prima volta negli MSCI ESG Leaders Indexes a seguito della revisione annuale degli indici di sostenibilità condotta da MSCI, dopo avere ricevuto nel 2019 il massimo rating ESG di MSCI (AAA).

Gli indici utilizzano un approccio best-in-class selezionando soltanto le aziende con i rating MSCI ESG più elevati che misurano la resilienza di un’impresa rispetto ai rischi ESG a lungo termine rilevanti a livello finanziario.

L’inserimento nella serie di indici, inoltre, è avvenuta anche grazie ai costanti investimenti di Enel nelle rinnovabili e al suo ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 in linea con l’Accordo di Parigi, nell’ambito del quale l’azienda si impegna a ridurre del 70% le sue emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030 rispetto ai livelli del 2017.

Enel è stata inoltre confermata nelle revisioni semestrali della FTSE4Good Index series e degli indici Euronext Vigeo-Eiris 120 (World, Europe e Eurozone).

La leadership di Enel nel campo della sostenibilità si estende anche ad altre aziende quotate in borsa del Gruppo, come la controllata spagnola Endesa, che ha riconfermato la posizione nell’indice FTSE4Good e in tutti e tre gli indici di Vigeo-Eiris. Anche Enel Américas ed Enel Chile, controllate di Enel che operano in America Latina, sono state riconfermate nella serie di indici FTSE4Good.

Ricordiamo che il colosso elettrico è presente anche in diversi altri rinomati indici di sostenibilità, come i Dow Jones Sustainability Indices, il CDP Climate “A” List, gli indici STOXX Global ESG Leaders, il rating ISS “Prime”, il Bloomberg Gender Equality Index, la classifica Corporate Knights Global 100 Most Sustainable Corporations in the World, gli indici ECPI e Thomson Reuters/S-Network ESG Best Practices.

Crescente è l’interesse degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI), le cui partecipazioni nella società sono in costante crescita e nel 2019 rappresentavano circa il 10,8% del capitale sociale di Gruppo, pari a quasi il doppio rispetto ai livelli del 2014.