Borse europee in negativo dopo l’avvio in rosso di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,7% in area 19.450 punti, sottotono come l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), il Dax di Francoforte (-1,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%). Oltreoceano arretrano Dow Jones (-0,5%) e S&P500 (-0,2%) mentre resiste il Nasdaq (+0,1%).
Nel complesso i listini rimangono frenati dai timori legati all’accelerazione dei contagi a Pechino, in alcuni Stati Usa e nel Sud America, che ha messo in secondo piano l’ottimismo suscitato nei giorni scorsi dalla prospettiva di nuovi stimoli economici in arrivo.
Sul fronte macro, inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi si sono attestate a 1,5 milioni, rispetto a 1,3 milioni attesi dagli analisti, a testimonianza di quanto l’impatto della pandemia continui a pesare sui lavoratori americani.
Nella doppia audizione al Congresso di Washington dei giorni scorsi il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito il pieno e illimitato supporto all’economia, sottolineando però che la ripresa richiederà parecchio tempo e dovrà essere sostenuta da ulteriori interventi fiscali.
Focus anche sulla politica, con Trump intenzionato a bloccare l’uscita di un libro dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, in cui quest’ultimo sostiene che il presidente avrebbe chiesto aiuto al leader cinese Xi Jinping per confermarsi nelle elezioni di novembre.
Dalla Cina fanno sapere che i nuovi focolai a Pechino sono stati arginati, mentre il governatore della banca centrale ha dichiarato che manterrà un’ampia liquidità nella seconda metà del 2020, con l’obiettivo di iniettare nel sistema 30.000 miliardi di yuan (4.200 miliardi di dollari) per quest’anno. Yi Gang ha però ricordato che bisogna fare attenzione alle conseguenze della politica monetaria e che andrà valutato per tempo il tempestivo ritiro degli strumenti di sostegno.
Sul Forex l’euro/dollaro arretra ancora in area 1,122 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scende soto quota 107 a 106,8. In calo la sterlina a 1,244 dollari dopo il meeting della Bank of England, che ha potenziato gli stimoli economici ampliando di 100 miliardi di sterline il suo programma di acquisti di titoli, confermando i tassi di interesse attuali.
Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,4%) a 40,8 dollari e il Wti (+0,1%) a 38 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a 179 punti base, con il rendimento del decennale americano all’1,38%.
In mattinata la bilancia commerciale italiana ha evidenziato una netta contrazione del surplus ad aprile (1,157 miliardi contro 5,684 miliardi di marzo).
Tornando infine a Piazza Affari, gli acquisti premiano Mediobanca (+1,8%), Prysmian (+1,7%) e Stm (+1,2%) mentre arretrano Bper (-3,4%) e Amplifon (-3,2%).