Si è tenuta ieri l’audizione finale dell’Antitrust sull’offerta pubblica di Intesa Sanpaolo su Ubi banca. All’incontro hanno partecipato tutti gli attori coinvolti dall’operazione, oltre che Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Bper, anche Fondazione Banco del Monte di Lombardia e Cattolica. Intanto l’iter autorizzativo dell’operazione sta precedendo ed entro l’inizio di settimana prossima dovrebbe arrivare il via libera al prospetto da parte della Consob, dopo che ieri è stato incassato il lasciapassare dell’Ivass.
Durante l’incontro con l’Antitrust è stata presentata un’analisi del nuovo accordo stipulato tra Intesa Sanpaolo e Bper che vede un incremento del numero di filiali cedute alla banca romagnola proprio per venire incontro alle prime osservazioni dell’authority circa una eccessiva concentrazione della presenza del gruppo che si verrebbe a creare dall’aggregazione di Ca’ de Sass e Ubi in alcune aree geografiche.
Il nuovo accordo prevede la cessione di 532 sportelli, rispetto ai 4/500 stimati in un primo tempo, con un trasferimento di depositi del valore di 29 miliardi e crediti netti per 26 miliardi.
Secondo quanto riferito da fonti vicine al dossier l’Antitrust non avrebbe avanzato ulteriori rilievi sul perimetro dell’accordo stretto tra Intesa Sanpaolo e Bper, ma sarebbero stati chiesti alcuni dettagli sulla tempistica del trasferimento del ramo d’azienda.
In ogni caso la sensazione riportata da alcune fonti citate dalla stampa è positiva sul responso, che dovrà comunque essere ancora preso. Sarà il collegio dell’Authority a dovere prendere una delibera ufficiale.