Apertura positiva per le borse europee, in un mercato che si mantiene improntato alla cautela in scia ai timori per una seconda ondata del coronavirus. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,6% in area 19.600 punti.
Sopra la parità anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,4%).
Gli investitori continuano a soppesare il rischio che i nuovi focolai del virus possano far deragliare il recupero dell’economia con l’ottimismo legato alle misure di stimolo senza precedenti messe in campo dalle autorità per contrastare l’impatto della pandemia.
Intanto tornano in primo piano le tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che il presidente americano Donald Trump ha minacciato di tagliare i legami con Pechino dichiarando che gli Usa mantengono un’opzione politica per uno scollamento completo tra i due paesi.
Parole in contrasto con quelle del rappresentante commerciale statunitense Robert Lighthizer, che ha detto di non considerare a questo punto una rottura tra le due economie una via percorribile.
In Europa, invece, focus sulla riunione in videoconferenza del Consiglio europeo con all’ordine del giorno il piano per il Recovery Fund da 750 miliardi presentato dalla Commissione Europea per rilanciare le economie duramente colpite dalla crisi.
Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute in una giornata che si preannuncia priva di dati macroeconomici rilevanti, con il cambio euro/dollaro a 1,121 e il dollaro/yen a 106,9.
Tra le materie prime in rimonta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 42,1 dollari e il Wti (+1,4%) a 39,4 dollari, avviandosi a chiudere la settimana in rialzo.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,38%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio FinecoBank (+2,5%), Pirelli (+1,5%), Nexi (+1,4%), Enel (+1,1%) ed Eni (+1,1%), mentre arretra Diasorin (-0,7%).
























