Lagfin, azionista di maggioranza di Campari, ha esercitato la sua opzione e diritti di opzione per acquistare 30 milioni di azioni Campari recedute nell’ambito dell’Offerta Iniziale, così come comunicato lo scorso 21 maggio.
Considerando che il numero di azioni recedute era originariamente pari a circa 46 milioni e che gli azionisti che rappresentano più di 8,2 milioni di azioni hanno espresso il diritto di recesso, il numero di azioni recedute che potrebbero essere liquidate dovrebbe essere di circa 8 milioni.
Sulla base della differenza tra il prezzo di recesso e il prezzo di mercato di venerdì 19 giugno 2020 – rispettivamente 8,376 e 7,712 euro -, Lagfin prevede che il costo associato alla liquidazione da parte di Campari di 8 milioni di azioni recedute (ovvero circa 5,3 milioni alle condizioni di mercato dell’ultimo giorno di negoziazione), sia significativamente inferiore al costo ritenuto tollerabile secondo le raccomandazioni del Cda di Campari (circa 7 / 8 milioni).
Alla luce del fatto che ci si aspetta che siano soddisfatte le condizioni relative al recesso e che si possa ragionevolmente ritenere che tutte le altre condizioni della Redomiciliazione siano state soddisfatte, Lagfin prevede che il trasferimento della sede legale di Campari in Olanda possa pertanto essere completata.
Lagfin conferma il suo impegno a lungo termine nei confronti di Campari e informa che – oltre alle 30 milioni di azioni recedute da acquistare nel quadro dell’Offerta Iniziale – acquisterà anche 1,7 milioni di azioni al prezzo di 8 euro per azione da alcuni azionisti che hanno revocato i loro prelievi (tali azioni devono essere acquistate sulla base di un accordo bilaterale e al di fuori dell’operazione avviata da Lagfin il 17 giugno 2020).