Mercati – Apertura in calo, sul Ftse Mib pesa lo stacco dividendi

Apertura negativa per le borse europee, con i mercati che continuano a valutare i rischi legati al continuo diffondersi della pandemia nel mondo. A Milano il Ftse Mib cede l’1,2% in area 19,400 punti.

In calo anche il Dax di Francoforte (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,8%).

Il sentiment dei mercati resta vulnerabile tra l’ottimismo per il progressivo allentamento dei lockdown e delle restrizioni a viaggiare da parte delle autorità e i timori per una seconda ondata di contagi.

Preoccupa in particolare la situazione negli Stati Uniti, dove diversi stati hanno registrato un numero record giornaliero di nuovi casi negli ultimi giorni con più di 30 mila infezioni tra venerdì e sabato, il numero più alto da inizio maggio.

I nuovi focolai in Cina, invece, sembrano essere sotto controllo, dopo le nuove misure di sicurezza adottate dal governo nella città di Pechino.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute in una giornata che si preannuncia priva di appuntamenti macroeconomici significativi, con il cambio euro/dollaro tornato sotto quota 1,12 e il dollaro/yen a 106,9.

Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 42,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 39,8 dollari, mentre l’oro viaggia in area 1.750 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 177 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,36%.

Tornando a Piazza Affari, da segnalare lo stacco della cedola di Exor (-2,2%), Leonardo (-2,6%), Poste Italiane (-2%), Snam (-1,4%), Terna (-1,5%) e Tim (-2,4%). In calo Cnh (-2,1%), Saipem (-2,2%) e Unicrdit (-1,9%), mentre avanzano Diasorin (+1,7%) e Amplifon (+0,8%).

Infine, entrano a far parte del Ftse Mib Interpump Group (+3%) e Inwit (+1,3%) al posto di Ferragamo e Bper.