Mercati – Piazza Affari peggiora (-0,8%) insieme all’Europa

Prosegue in calo la seduta delle borse europee, che non sono riuscite a mantenersi sui livelli di metà seduta anche a causa dell’avvio prudente di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% in area 19.450 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%). Oltreoceano, viaggiano poco mossi Dow Jones (+0,1%), S&P500 (+0,1%) e Nasdaq (+0,3%).

La volatilità continua a farla da padrone, in un contesto reso incerto dai timori per una seconda ondata di coronavirus. L’ipotesi di un secondo lockdown appare ancora remota, ma preoccupa la situazione dell’America Latina, di alcuni Stati degli Usa e della Germania.

A ciò si contrappone l’ottimismo per la ripresa e per gli stimoli messi in campo dalle autorità, che hanno sostenuto i listini nell’ottava precedente e in generale negli ultimi mesi.

Nei prossimi giorni, possibili spunti dal Pil finale statunitense del primo trimestre e dalle nuove proiezioni economiche del Fondo Monetario Internazionale. Sul fronte macro, l’indice di fiducia dei consumatori dell’eurozona ha riportato un incremento a -14,7 punti nel mese di giugno.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,124 mentre il cambio tra biglietto verde e yen rimane poco mosso in area 106,8.

Tra le materie prime restano sostanzialmente invariate le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 42,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 39,9 dollari, mentre l’oro si apprezza a 1.7461 dollari l’oncia, sui massimi dal 2012.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 173 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,28%.

Tornando a Piazza Affari, si segnala lo stacco della cedola da parte di Snam, Terna, Telecom Italia, Leonardo, Exor, Poste Italiane e Stm, per un calo tecnico del Ftse Mib pari allo 0,31%.

Esordio all’insegna degli acquisti sul listini principale per Interpump (+5,5%) e Inwit (+2,8%), che sostituiscono Bper e Ferragamo. In evidenza anche Diasorin (+2,6%) e Amplifon (+2,4%).