Partenza in ribasso a Wall Street dopo i rialzi della scorsa settimana sulle speranze di una forte ripresa dell’economia, nonostante i timori per una seconda ondata della pandemia.
Dopo pochi minuti di scambi, Dow Jones e S&P 500 cedono lo 0,6% e lo 0,5%, mentre il Nasdaq resiste poco sotto la parità a -0,1% dopo aver toccato un nuovo record intraday nella seduta di venerdì.
Il sentiment dei mercati resta vulnerabile tra l’ottimismo per il progressivo allentamento dei lockdown e delle restrizioni a viaggiare da parte delle autorità e i timori per una nuova accelerazione di contagi.
Da una parte, gli investitori sembrano scommettere sulla ripresa dell’economia in scia alle misure di stimolo senza precedenti messe in campo dalle autorità, mentre al momento resta improbabile l’ipotesi di nuove chiusure delle attività.
Ieri, però, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha riportato un aumento record di casi globali di Covid-19, con sempre più malati in America Latina, i nuovi focolai a Pechino e il tasso di riproduzione del coronavirus in Germania salito oltre il livello necessario per contenere la malattia nel lungo termine.
Preoccupa inoltre la situazione negli Stati Uniti, dove diversi stati hanno registrato un incremento record giornaliero di nuovi casi negli ultimi giorni con più di 30 mila infezioni tra venerdì e sabato, il numero più alto da inizio maggio.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute in una giornata priva di appuntamenti macroeconomici significativi, con il cambio euro/dollaro in rialzo a 1,123 e il dollaro/yen sostanzialmente stabile a 106,9.
Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 42,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 39,9 dollari, mentre l’oro viaggia in prossimità di nuovi massimi dal 2012 in area 1.756 dollari l’oncia.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,68% e quello del biennale allo 0,18%.