Mercati – Piazza Affari a +1,6% con il Vecchio Continente in scia a commercio e dati macro

Le borse europee arrotondano i guadagni di inizio seduta, sostenute anche dall’andamento positivo dei futures di Wall Street, in un clima nuovamente disteso grazie ai segnali incoraggianti dall’agenda macroeconomica e sul fronte commerciale.

A Milano il Ftse Mib avanza dell’1,6% in area 19.800 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+2,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,8%), il Cac 40 di Parigi (+1,6%) e il Ftse 100 di Londra (+1,1%).

In rialzo di circa mezzo punto percentuale i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo una momentanea frenata in scia ad alcune dichiarazioni del consulente alla Casa Bianca Peter Navarro che avevano fatto temere per la tenuta dell’accordo commerciale tra Usa e Cina. In seguito, il presidente americano Donald Trump ha rassicurato sul fatto che l’intesa resta pienamente intatta.

Intanto l’Organizzazione mondiale del commercio ha aggiornato le stime sugli scambi commerciali globali del primo e del secondo trimestre di quest’anno, che evidenziano rispettivamente un calo del 3% e del 18,5%. In precedenza, la Wto aveva ipotizzato per il full year 2020 una contrazione fra il 13% e il 32% ma, alla luce delle nuove stime sulla prima metà dell’anno, lo scenario pessimistico sembra essere scongiurato.

Segnali positivi anche dagli indici Pmi di giugno dell’area euro, che pur evidenziando ancora una contrazione dell’attività mostrano un miglioramento oltre le attese.

Dinamiche che hanno momentaneamente messo in secondo piano i timori per l’incremento dei contagi di coronavirus in diversi stati americani e soprattutto in Brasile.

Sul Forex, l’euro/dollaro si apprezza a 1,129 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 107,1.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 43,6 dollari e il Wti (+1,2%) a 41,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,26% mentre al Mef si ragiona sulla riforma fiscale.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap spiccano Buzzi (+6%) in scia al Buy di Société Générale e Fca (+4,5%) in attesa del via libera al prestito da 6,3 miliardi. Tra le migliori Atlantia (+2,7%) dopo l’apertura al dialogo con il governo oltre il termine del 30 giugno. Sottotono Moncler (-0,9%), in coda al Ftse Mib.