Mercati – Proseguono in positivo dopo avvio Wall Street

Le borse europee mantengono la buona intonazione della mattinata e Wall Street apre positiva, in scia alle indicazioni incoraggianti provenienti dall’agenda macroeconomica e dal commercio.

A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dell’1,5% in area 19.770 punti, in rialzo come il Dax di Francoforte (+2,2%), il Cac 40 di Parigi (+1,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%) e il Ftse 100 di Londra (+1,2%).

Oltreoceano, viaggiano positivi il Dow Jones (+0,9%), lo S&P500 (+0,8%) e il Nasdaq (+0,7%), con quest’ultimo sui massimi storici oltre quota 10.100 punti, prima dei dati preliminari di giugno sugli indici Pmi manifatturiero, servizi e composito degli Usa.

In mattinata, gli omologhi indicatori nell’area euro hanno evidenziato un miglioramento nonostante una domanda ancora indebolita dalla crisi.

A sostenere i listini contribuiscono anche le rassicurazioni di Trump sulla tenuta dell’accordo con la Cina, dopo che alcune dichiarazioni decontestualizzate del consulente della Casa Bianca Peter Navarro avevano fatto temere una rottura fra le due superpotenze.

Intanto l’Organizzazione mondiale del commercio ha aggiornato le stime sugli scambi commerciali globali del primo e del secondo trimestre di quest’anno, che evidenziano rispettivamente un calo del 3% e del 18,5%, permettendo di escludere lo scenario peggiore per il full year che implicava un tracollo del 32% nel 2020.

Dinamiche che hanno momentaneamente messo in secondo piano i timori per l’incremento dei contagi di coronavirus in diversi stati americani e soprattutto in Brasile, mentre in Germania è scattato il lockdown nella regione del mattatoio da cui è esploso un nuovo focolaio.

Sul Forex, l’euro/dollaro si apprezza a 1,132 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si indebolisce a 106,4.

Tra le materie prime restano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 43,5 dollari e il Wti (+0,9%) a 41,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 169 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,28% mentre al Mef si ragiona sulla riforma fiscale.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap spiccano Fca (+5,2%) in attesa del via libera al prestito da 6,3 miliardi e Buzzi (+4,5%) in scia al Buy di Société Générale. Ben intonate le banche dopo le parole del responsabile della Vigilanza BCE, Andrea Enria su potenziali M&A, mentre viaggiano deboli Hera (-1%) e Telecom Italia (-1%).