Intesa SP – Acquisizione RBM Assicurazione Salute per leadership in polizze danni no-motor retail

Il Gruppo guidato da Carlo Messina conferma l’obiettivo strategico di volere crescere nel settore assicurativo, in linea con quanto stabilito dal Piano industriale 2018-21. Una road map che non viene mutata dal nuovo quadro economico conseguente dalla pandemia Covid-19, che non frena le aspettative del gruppo il quale, anzi, rilancia la scommessa sul settore assicurativo con l’acquisizione di RBM Assicurazione Salute, leader italiano delle polizze sanitarie, e con l’ingresso nel settore delle tutele per le imprese.

La crescita nel comparto assicurativo, con l’obiettivo di confermare il proprio modello di bancassicurazione e di attestarsi al vertice della classifica italiana nel redditizio segmento dei danni non motor retail, costituisce uno dei pilastri del Piano industriale 2018-21 di Intesa Sanpaolo.

Un obiettivo strategico che viene oggi non solo confermato anche alla luce del nuovo scenario economico derivante dalla diffusione del virus Covid-19, ma anzi rilanciato dalla recente acquisizione della maggioranza di RBM Assicurazione Salute, leader in Italia nella protezione sanitaria, e dall’ingresso nel settore delle tutele per le aziende con il lancio di una nuova Polizza Collettiva Infortuni per le imprese.

Due passaggi che pongono le premesse per un’ulteriore crescita. L’acquisto di RBM Assicurazione Salute in particolare, non solo permette a Intesa Sanpaolo di fare il salto dimensionale che porta la Compagnia Assicurativa al settimo posto nella classifica delle assicurazioni danni in Italia dalla ventesima posizione occupata nel 2014, ma rafforza il Gruppo e consente di accelerare l’espansione nel business della protezione, grazie alla possibilità di accedere a nuova clientela e ad uno specifico know-how nello sviluppo prodotti.

“L’operazione” spiega Nicola Maria Fioravanti, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Vita e Responsabile Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, “ha una valenza strategica, in linea con gli obiettivi di crescita di Intesa Sanpaolo. Nel settore danni non motor vogliamo affermarci entro la fine del piano in una posizione di vertice in Italia. Oggi Intesa Sanpaolo RBM Salute rappresenta oltre il 20% del mercato salute nel nostro Paese e contiamo di poter raggiungere nei prossimi 10 anni una quota di mercato del 25 per cento”.

Fioravanti è convinto che il modello di bancassurance proposto da Intesa Sanpaolo sia vincente nel futuro, poiché le sinergie interne e la forza di impatto che scaturiscono dall’essere parte di uno stesso gruppo rappresentano una carta in più rispetto alle esperienze di altri competitor, che nascono da una joint venture tra una compagnia e un istituto di credito.

L’operazione RBM Assicurazione Salute segna l’inizio di una nuova fase, dopo quella focalizzata sulla messa a punto di una struttura interna per lo sviluppo del business assicurativo, con la creazione di un team di 220 specialisti interni ai quali è stato affidato il compito di formare, filiale per filiale, 30 mila persone all’interno della rete, e con l’ingresso di 500 figure nell’arco del triennio 2018-2021 in particolare per la gestione dei sinistri. Il tutto per un investimento che a fine piano sarà di circa 300 milioni.

E i risultati si sono già iniziati a vedere. Nel 2019 i premi emessi nel segmento protezione sono stati pari a 672 milioni, con un tasso annuo di crescita dal 2014 di oltre il 26%, mentre la raccolta lorda per la previdenza ha toccato gli 857 milioni con un tasso di crescita composto negli ultimi cinque anni del 13,8%.

Fioravanti, alla guida di Intesa Sanpaolo Vita dall’ottobre 2014, illustra quali sono le priorità strategiche del comparto assicurativo di Intesa Sanpaolo alla luce dei risultati ottenuti, delle prospettive aperte dall’acquisizione di RBM Assicurazione Salute e dei cambiamenti apportati dalla diffusione del Covid-19.

Nicola Maria Fioravanti, responsabile della Divisione Insurance, illustra le priorità strategiche

“La conferma del piano di sviluppo del ramo danni e il relativo posizionamento ai vertici del mercato italiano, l’integrazione della neo acquisita RBM Assicurazione Salute e la focalizzazione sul segmento piccole e medie imprese con la proposta della nuova gamma prodotti a tutela delle aziende e dei lavoratori”.

Nicola Maria Fioravanti, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Vita e Responsabile Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo

Sono queste le priorità strategiche della Divisione nel comparto danni indicate da Fioravanti, che si dichiara convinto del fatto che le polizze abbiano ancora ampio margine di crescita nei portafogli degli italiani.

“L’Italia è ancora un Paese sotto assicurato: meno del 30% dei capifamiglia possiede una polizza di protezione sulla casa e meno del 20% una polizza salute/infortunio; inoltre”, sottolinea il responsabile della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, “i cittadini e le famiglie sostengono quasi il 90% dei costi delle cure erogate al di fuori del S.S.N. con un gap di protezione assicurativa rispetto ai principali Paesi Europei superiore al 30%.

L’emergenza in corso è, tuttavia, destinata ad accrescere la sensibilità verso un’assicurazione sanitaria personalizzata ed efficiente e, in generale, ci aspettiamo un’evoluzione dell’intero approccio ai rischi da parte degli italiani, con un maggior ricorso alle soluzioni professionali rispetto al tradizionale cuscinetto di liquidità sul conto corrente”.

Implementazione del piano di crescita nei danni non motor

“La nostra Divisione” sottolinea Fioravanti “intende diventare sempre più protagonista del comparto danni, in particolare nel business non motor retail, come previsto dal piano d’impresa 2018-2021, facendo leva sul nostro modello vincente di bancassurance, unico in Italia, grazie al quale già da alcuni anni siamo leader nel comparto vita”.

Alla fine del 2019 il tasso di diffusione dei prodotti non auto tra i clienti della banca è arrivato al 10%, più che raddoppiando il dato del 2016, quando era pari al 4%.

“Quest’ottimo risultato” evidenzia Fioravanti “è merito anche del grande lavoro dei gestori della rete della Banca dei Territori su cui abbiamo investito con una formazione dedicata e introducendo il supporto di specialisti di prodotto.

Anche il lancio di “XME Protezione” – una polizza modulare che offre diversi tipi di garanzie (casa, famiglia, salute), cumulabili in base alle esigenze dell’assicurato e del suo nucleo famigliare e con un meccanismo di scontistica incrementale – è risultata una soluzione vincente, flessibile ed apprezzata dalla clientela”.

Prossimo passaggio: l’integrazione di RBM Salute

“La recentissima acquisizione di RBM Assicurazione Salute, già primo player italiano nel settore salute, rappresenta un momento significativo nella crescita della Divisione Insurance. Intesa Sanpaolo RBM Salute” (il nuovo nome della Compagnia) “sarà la nostra fabbrica prodotto” – spiega Fioravanti – “specializzata in questo comparto chiave e potrà servire i 12 milioni di clienti della banca attraverso la rete di quasi 3.700 filiali della Banca dei Territori e le reti di consulenti finanziari e private banker di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking”.

L’acquisizione di RBM Assicurazione Salute porta in dote l’accordo di servicing con il partner strategico Previmedical – la più grande rete medicale convenzionata in Italia (con oltre 113.000 strutture tra ospedali, case di cura, centri diagnostici, laboratori di analisi, fisioterapisti e studi dentistici) – che metterà a disposizione della clientela terapie e cure di elevata qualità e a condizioni economiche vantaggiose rispetto alla media di mercato. La centrale operativa di Previmedical, per la gestione delle prestazioni sanitarie, sarà a disposizione dei clienti 24/7, 365 giorni l’anno.

Sviluppo dell’offerta di polizze per le imprese

“Accanto alla tradizionale attenzione verso le famiglie” prosegue Fioravanti “vogliamo dedicarci sempre di più alle imprese come testimonia il lancio della nuova polizza Collettiva Infortuni per le Imprese, grazie alla quale le aziende potranno assicurare ai propri dipendenti un sistema di welfare aziendale in caso di infortunio, durante attività professionali ed extraprofessionali.

Questo prodotto offre alle imprese un modo per prendersi cura delle proprie persone e al contempo garantire la propria continuità operativa, facendosi carico della tutela sanitaria e infortuni dei propri dipendenti anche nell’ambito extra lavorativo. Fortunatamente gli incidenti sul lavoro sono sempre meno frequenti, mentre l’attenzione al lavoratore anche nel suo tempo libero può essere uno strumento di fidelizzazione e un plus per le aziende”.

Sempre per le imprese è prevista l’apertura di una nuova agenzia a Torino che utilizzerà un approccio tailor made. “La nuova agenzia si rivolgerà principalmente alla clientela mid e large corporate, proponendo polizze collettive personalizzate nei settori vita, protezione e previdenza, create dalle nostre fabbriche prodotto della Divisione, a cui ora si aggiunge Intesa Sanpaolo RBM Salute” spiega Fioravanti.

Infine, con l’integrazione del canale diretto di RBM, si consolideranno i rapporti con le parti sociali, le aziende, gli ordini e le casse professionali e la Pubblica Amministrazione.

L’andamento dei primi tre mesi 2020

Nei primi tre mesi del 2020 i premi del business protezione hanno registrato una crescita del 14,1% arrivando a 178,9 milioni, all’interno dei quali è da segnalare una significativa espansione dei prodotti non motor (+42,8%).

Per quanto riguarda il business vita, invece, nel primo trimestre di quest’anno la produzione lorda è salita a 4 miliardi rispetto ai 3,8 dello stesso periodo del 2019 (+5,2%), nonostante l’emergenza Covid-19.

L’utile netto del Gruppo Intesa Sanpaolo Vita è stato pari a 162,4 milioni, in crescita dell’1,6%, mentre il Solvency ratio, nonostante le difficoltà dei mercati, si è mantenuto su solidi livelli chiudendo il trimestre al 206%.

Le prospettive nel 2020 alla luce dell’emergenza Covid-19

“Il 2020 sarà un anno segnato dall’emergenza sanitaria. Oltre alla crescita in linea con quanto previsto nel Piano d’Impresa”, osserva Fioravanti, “puntiamo pertanto a distinguerci per la qualità del servizio alla clientela, facendo leva anche su un post vendita che abbiamo notevolmente rafforzato negli ultimi due anni”.

Rientrano in quest’ottica le iniziative a favore dell’allargamento delle coperture lanciate da ISP Assicura nei primi mesi del 2020.

“Abbiamo ampliato gratuitamente le tutele sanitarie per i nostri assicurati, includendo anche l’eventuale positività al Covid-19” spiega Fioravanti, “inoltre restituiremo in forma di cash back il 10% del premio RCA per i rinnovi a partire dal mese di luglio, compensando almeno in parte il mancato utilizzo dell’auto in questo periodo di lockdown e promuovendo le polizze “a consumo”, molto più adatte ad un periodo di ridotto uso degli autoveicoli”.

Infine il gruppo ha sostenuto alcune iniziative sul fronte dell’università e della ricerca. “Abbiamo contribuito a lanciare il primo master in Insurance Innovation a Torino che guarda alle sfide della digitalizzazione creando un connubio tra mondo accademico e aziendale. Inoltre”, conclude Fioravanti, “con il manifestarsi dell’emergenza Coronavirus abbiamo sostenuto 4 progetti di ricerca sulla pandemia in quattro Università, investendo ancora una volta sui giovani e sulla loro formazione, nonché sul futuro e il benessere della comunità”.