Mercati – Proseguono in rosso, Fmi taglia stime su Pil mondiale 2020 (-4,9%) e 2021 (+5,4%)

Le borse europee procedono in calo e Wall Street apre debole, in scia all’accelerazione della pandemia di coronavirus in alcune aree che rischia di compromettere la ripresa dell’economia.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,7% in area 19.500 punti, mediamente in linea con il Cac 40 di Parigi (-1,5%), il Dax di Francoforte (-1,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,8%) e il Ftse 100 di Londra (-2%). Oltreoceano, partenza negativa per Dow Jones (-1%), S&P500 (-0,7%) e Nasdaq (-0,2%).

Gli operatori osservano con preoccupazione la risalita dei contagi a Tokyo, in Germania e nel Sud America, mentre il virologo statunitense Anthony Fauci ha espresso inquietudine per l’incremento dei casi in Florida, in Arizona e in Texas.

Nemmeno il miglioramento dell’indice tedesco Ifo ha risollevato gli animi. L’indicatore che misura la fiducia delle aziende si è attestato a 86,2 punti, in aumento rispetto al mese precedente (79,5 punti) e oltre le attese degli analisti (85 punti), così come quello relativo alle aspettative di business (91,4 punti), al di sopra del dato di maggio (80,1 punti) e del consensus (87 punti).

Ad appesantire il clima sono giunte poi le nuove stime del Fondo Monetario Internazionale, che ha tagliato la previsione sul Pil mondiale di quest’anno da -3% a -4,9% e quella per il 2021 da +5,8% a +5,4%, segnalando una recessione più profonda e un recupero più lento rispetto a quanto previsto due mesi fa.

Preoccupa anche una nuova possibile escalation di tensioni commerciali tra Usa ed Europa, con la Casa Bianca pronta ad imporre sanzioni per 3,1 miliardi di dollari sulle esportazioni di alcuni prodotti da Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. L’UE, invece, discute su eventuali limitazioni ai viaggiatori americani nel momento in cui verranno riaperte le frontiere tra continenti.

Sul Forex, l’euro/dollaro si deprezza a 1,127 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 106,7.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 42,1 dollari e il Wti (-1,6%) a 39,9 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi, in uscita oggi pomeriggio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riporta in area 167 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,27%.

Tornando a Piazza Affari, resiste solo Atlantia (+0,8%) sul Ftse Mib, sostenuta dalle ipotesi di un accordo vicino con il governo sulla concessione di Autostrade per l’Italia, mentre si allontana lo spettro della revoca. In rosso invece tutte le altre big, con vendite in particolare su Leonardo (-4,3%), Exor (-3,6%) e Mediobanca (-3,6%).