Utility (+2,1%) – In risalto Enel (+2,8%)

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,1 per cento, facendo meglio del corrispondente europeo (+1,3%) e del Ftse Mib (+1,9%).

Giornata positiva per le borse europee, sostenute dai segnali incoraggianti sul fronte del commercio e dei dati macro. Trump ha ribadito che l’accordo con la Cina è intatto e la Wto ha reso noto che lo scenario peggiore per il commercio mondiale nel 2020 sembra scongiurato, mentre gli indici Pmi dell’area euro e degli Usa segnalano una ripresa a giugno, nonostante la domanda resti indebolita dalla crisi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,26% mentre al Mef si ragiona sulla riforma fiscale.

Tornando al comparto utility, tra le big primeggia Enel (+2,8%) che nel 2021 sarebbe a lanciare un nuovo business dedicato all’idrogeno negli Stati Uniti, Cile e Spagna.

Snam (-0,4%), in consorzio con alcuni fondi di investimento internazionali, ha raggiunto un accordo con The Abu Dhabi National Oil Company per acquistare il 49% di ADNOC Gas Pipeline Assets (ADNOC Gas Pipelines). Il 100% di ADNOC Gas Pipelines è valutato a circa 20,7 miliardi di dollari, 10,1 miliardi di dollari per il 49% oggetto dell’accordo.

La società guidata da Marco Alverà ha avviato una collaborazione di ricerca e sviluppo con il Politecnico di Bari per realizzare un innovativo prototipo di rete energetica autonoma, basata sull’idrogeno “green” prodotto da fonti energetiche rinnovabili.

Tra le mid, in flessione Iren (-0,5%), che ha avviato il collocamento di un bond senior unsecured no-grow a 10 anni da 500 milioni, e Ascopiave (-0,8%) che detiene in proprio il 5,16% del capitale sociale.

Vendite marcate su Falck Renewables (-2,6%).

Tra le small, in risalto Plc che porta a casa il 2,3%, seguita da algoWatt (+0,8%). In coda Alerion Clean Power che lascia sul terreno l’1,9 per cento.