Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo dello 0,9% e al di sotto dell’omologo europeo (+2,2%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,4%).
Sul versante internazionale le preoccupazioni restano legate al diffondersi del coronavirus nel Mondo (anche se ci sono segnali di rallentamento), a cui governi (con alcune divergenze) e banche centrali stanno ponendo in essere varie manovre per farvi fronte, con il focus che resta sulla velocità di recupero dell’economia, anche alla luce di una potenziale seconda ondata di contagi.
Anche sul fronte italiano restano forti timori legati al coronavirus dopo i molti contagi (anche se sembra manifestarsi una riduzione), per i riflessi negativi sull’economia che porteranno secondo stime a un forte crollo del Pil nel 2020 (oltre l’8% e anche il 10%), nonostante il Governo stia tentando di arginare la situazione.
In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Bund risalito in area 175-180 pb, il comparto bancario ha provato un recupero accelerando nel finale dopo la frenata della seduta precedente.
Sul Ftse Mib bene Intesa Sanpaolo (+1,1%), in attesa dell’ok della Consob al prospetto relativo all’Ops su Ubi (+2,1%), che ha avviato l’attività di market making sui titoli di Stato. In luce Banco Bpm (+2,3%).
Sul Mid Cap scatta Mps (+6,1%), aspettando a breve di novità sulla possibile operazione di de-risking. In spolvero Popolare di Sondrio (+6,5%).
Tra le Small Cap focus su Carige, per cui sembra allontanarsi il ritorno in Borsa al momento.