Fine Foods & Pharmaceuticals (Aim) – “Riscontro molto positivo dall’European Midcap Event di Parigi”

Fine Foods & Pharmaceuticals è stata tra i protagonisti del “European Midcap Event” di Parigi, svoltosi il 23 e 24 giugno scorsi in modalità virtuale.

L’evento, giunto alla 16^ edizione e organizzato da Bolsas y Mercados Espanoles, Bucharest Stock Exchange, Deutsche Borse Cash Market e per l’Italia Intermonte, ha permesso alle società di media capitalizzazione selezionate e quotate nei mercati europei  di incontrare oltre 150 investitori istituzionali provenienti da Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera e UK.

Giorgio Ferraris, CEO di Fine Foods & Pharmaceuticals

“Siamo indubbiamente soddisfatti degli incontri avuti e riteniamo importante partecipare a questi eventi che si inquadrano nella nostra strategia di comunicazione costante con i mercati finanziari”, esordisce così Giorgio Ferraris, CEO di Fine Foods & Pharmaceuticals, in un’intervista rilasciata a Market Insight a seguito della partecipazione all’evento.

Gli investitori istituzionali incontrati, principalmente fondi di investimento Francesi e Tedeschi specializzati nelle Mid e Small Cap Europee, prosegue Ferraris, “si sono dimostrati molto interessati al nostro business e alle prospettive future dell’azienda”.

“Per ciò che riguarda la modalità virtuale, ormai non è più una novità per noi e neanche per il mondo finanziario. Ad inizio aprile per esempio, abbiamo effettuato un esteso road show virtuale dopo la pubblicazione dei risultati del FY 2019 e a fine maggio abbiamo partecipato all’AIM Conference”.

Altrettanto ottimo l’interesse riscontrato verso la nostra società in quanto, aggiunge   Ferraris, “Fine Foods viene accolta sempre con molto entusiasmo dagli investitori istituzionali che vogliono sentire la storia della sua leadership in un mercato in crescita e percepito come difensivo e per certi versi anticiclico e al riparo dalle crisi, come questa pandemia ha dimostrato”.

“In questa occasione i gestori hanno voluto conoscere la nostra storia, caratterizzata da una continua e costante crescita economica e da un’invidiabile solidità finanziaria”.

Degno di nota pure il fatto, riporta il CEO, che “Per la maggior parte degli investitori istituzionali incontrati in questo evento, si è trattato del primo contatto con il Management di Fine Foods e con la nostra società, per questo abbiamo cercato di trasferire i concetti chiave del nostro modello di business e dei nostri settori di appartenenza, il farmaceutico e il nutraceutico, in particolare nel segmento dei CDMO, di cui Fine Foods è il principale operatore indipendente in Italia; abbiamo notato un vivo interesse da parte loro testimoniato anche dalle tante domande rivolteci durante la presentazione”.

“Sicuramente il tema principale, a livello Paese,” continua Ferraris, “ha riguardato l’emergenza Covid-19 e anche a loro, così come in occasione dei precedenti incontri e di quanto diffuso al mercato, abbiamo spiegato come abbiamo gestito tale situazione, dalla creazione di un’unità di crisi da hoc già a febbraio, a tutte le attività messe in atto per continuare con la nostra operatività in entrambi i settori, identificati dal Governo Italiano come attività essenziali, nel massimo rispetto della tutela della salute dei nostri dipendenti.

“Abbiamo parlato anche delle difficoltà incontrate, e ormai superate, che hanno comportato ritardi nella produzione e alcuni costi addizionali e spiegato infine che, grazie al nostro modello di business strutturato e flessibile, al nostro portafoglio clienti fidelizzati che annovera i più importanti player di settore e alla solidità finanziaria e patrimoniale della nostra società, riteniamo di poter superare brillantemente tale situazione”.

Sul versante poi degli investitori istituzionali internazionali, evidenzia Ferraris, “da segnalare che nonostante siamo quotati da relativamente poco tempo (ottobre 2018), stiamo già riscontrando un sempre maggiore interesse da parte di questa categoria di investitori così come anche da tutte le altre ‘categorie’ di investitori”.

Gli investitori istituzionali, spiega Ferraris “detengono attualmente una parte significativa del nostro flottante, anche se la nostra storia, così come la qualifica di emittente diffuso ottenuta praticamente già nel primo anno di quotazione, attrae nel capitale anche investitori privati qualificati oltre che piccoli risparmiatori (tra cui anche numerosi dipendenti della Società).

“In futuro ci aspettiamo un sempre maggiore interesse sia da parte degli investitori istituzionali, anche in vista dell’atteso passaggio di Fine Foods al mercato principale nel medio periodo, sia da parte della clientela retail”.

Attese sostenute anche dal fatto, sottolinea il CEO, che “Gli investitori istituzionali da sempre apprezzano, oltre ai nostri risultati economico-finanziari caratterizzati da un’importante e costante crescita organica, il nostro modello di business, strutturato e flessibile, e pertanto resiliente, focalizzato su obiettivi di sostenibilità e affidabilità e contraddistinto da una forte attenzione alle persone.

E non è tutto in quanto “Apprezzano anche la nostra appartenenza a mercati attrattivi ed in continua crescita, nonché il nostro eccellente posizionamento”.

“Le relazioni di lungo periodo che abbiamo instaurato con i nostri clienti e le nostre potenzialità di crescita inorganica attraverso processi di acquisizione, ovviamente al giusto prezzo, rappresentano infine altri due elementi di sicuro interesse per gli investitori”.

“Siamo sicuri che anche in questa occasione, conclude Ferraris, “tali punti di forza siano stati compresi ed apprezzati dai gestori incontrati”.