Mercati – Ansia da virus negli Usa, finale negativo in Europa e a Piazza Affari (-0,6%)

Le preoccupazioni per l’accelerazione dei contagi di Covid-19 in alcuni Stati Usa appesantisce Wall Street, che trascina in rosso anche il Vecchio Continente.

A Milano, il Ftse Mib termina in calo dello 0,6% a 19.124 punti, negativo come il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), mentre il Ftse 100 di Londra resiste sopra la parità (+0,2%).

Oltreoceano, accelerano al ribasso Dow Jones (-2%), S&P500 (-1,6%) e Nasdaq (-1,4%) dopo una partenza debole, dopo che il Texas è stato costretto a interrompere la Fase 2 e in Florida si registra un nuovo record di casi di coronavirus. Dinamica che fa temere per nuovi lockdown e una ripresa dell’economia più lenta del previsto, nonostante gli stimoli delle autorità.

Deboli le banche dopo il rally della giornata precedente, in seguito agli stress test della Fed che ha vietato l’incremento dei dividendi e sospeso i piani di buy-back fino al 30 settembre per limitare le fuoriuscite di capitale.

Nel Vecchio Continente Christine Lagarde, Presidente della Bce, ha affermato il punto più basso della crisi sembra superato e ha assicurato una risposta imponente e coordinata con le altre banche centrali, precisando però che la ripresa sarà complicata, discontinua e disomogenea fra i Paesi e tra i diversi settori, alcuni dei quali potrebbero rimanere irrimediabilmente feriti. Inoltre, la Lagarde ha detto che servirà tempo perché gli eccezionali risparmi di questo periodo tornino a fare posto agli investimenti.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati statunitensi di maggio sulle spese per consumi (+8,2%) e sul reddito personale (-4,2%).

Sul Forex l’euro/dollaro resta poco mosso in area 1,121 così come il cambio tra biglietto verde e yen a 107,2.

Tra le materie prime, arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-1%) a 40,7 dollari e il Wti (-1,5%) a 38,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 177 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,29%.

Tornando a Piazza Affari, infine, tra le big cap chiudono in controtendenza Snam (+2,1%) e Atlantia (+1,8%) che continua a beneficiare delle speranze per un accordo con il governo sulla concessione di Autostrade per l’Italia. Ben intonate anche Campari (+1,8%) e Cnh (+1,8%). Deboli invece Saipem (-4,6%), Telecom Italia (-3,8%) e gli istituti di credito Mediobanca (-4%) e Banco Bpm (-3,8%).