Cattolica Ass. – Via libera dall’assemblea all’aumento di capitale

L’assemblea dei soci di Cattolica Assicurazioni, riunitasi sabato a Verona, ha approvato l’aumento di capitale da 500 milioni richiesto dall’Ivass per rafforzare il livello del Solvency.

L’operazione sarà sottoscritta per una quota pari a 300 milioni dal gruppo Generali, che ha condizionato il proprio ingresso alla trasformazione in spa della compagnia che dovrebbe essere messa ai voti in una nuova assemblea che si dovrebbe riunire entro il 31 luglio.

L’assise della compagnia scaligera di sabato ha anche approvato in sede ordinaria il bilancio 2019 che ha registrato un utile netto di 75 milioni, in calo dai 107 dell’anno precedente. L’indice Solvency II del gruppo, calcolato secondo la Standard Formula con utilizzo dei Group Specific Parameters autorizzati dall’Organo di Vigilanza, è risultato pari a 175%, al 31 dicembre 2019.

L’assemblea ha inoltre dato mandato a PriceWaterHouseCoopers per la revisione dei conti per il novennio 2021 – 2029. L’organo deliberante, dopo avere dato l’ok alle politiche di remunerazione del management, ha anche approvato l’autorizzazione dell’acquisto di azioni proprie da realizzare in una o più volte, fino al numero massimo consentito dalle vigenti disposizioni legislative, e pertanto fino al 20% del capitale sociale della società pro tempore, per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

“I soci di Cattolica” ha commentato Paolo Bedoni, Presidente di Cattolica Assicurazioni, “hanno dimostrato con il loro voto di condividere il processo di riforme che abbiamo avviato fin dalla quotazione e l’aumento di capitale necessario ad avviare un nuovo momento di consolidamento e sviluppo della società.

In oltre un secolo di storia non era mai capitato di dover svolgere un’Assemblea a porte chiuse, ma il senso di responsabilità di chi ha a cuore la Compagnia e il suo futuro non è mai venuto meno e sono certo che sarà sempre così.

Il Consiglio di Amministrazione è stato chiamato in questi giorni a scelte importanti per il futuro della società, per garantire solidità, sicurezza e sviluppo ai Soci, agli azionisti e a tutti i nostri stakeholder.

Cattolica è un’azienda sana, in grado di generare valore e le importanti evoluzioni recentemente annunciate ci permetteranno di proseguire il piano di crescita e di trasformazione mantenendo sempre saldi i nostri obiettivi e le nostre radici”.

Non è stato infine necessario mettere ai voti la prevista revoca del consigliere Alberto Minali, poiché l’ex ad ha dato le proprie dimissioni lo scorso 29 maggio.