Mediobanca è entrata nel mirino del fondo attivista Bluebell. L’investitore targato Uk, ma che fa capo agli italiani Giuseppe Bivona e Marco Taricco, ha scritto una lettera ai vertici di piazzetta Cuccia chiedendo un incontro per discutere una serie di proposte.
Nella missiva, riportata da un articolo de Il Sole24Ore, si sollevano alcune critiche alla gestione attuale, pur premettendo che l’istituto presenta un’ottima solidità e un valido management.
Ad essere contestate sono in particolare, secondo quanto riportato, la perdita di fucus dell’istituto sul core business dell’investment banking, la scarsa efficienza della struttura operativa, con una holding i cui costi sono giudicati eccessivi, e la corporate governance relativamente al fatto che lo statuto prevede che la figura candidata al ruolo di amministratore delegato debba essere già presente da almeno tre anni nel board, limitando di fatto la possibilità dell’arrivo di un manager esterno. Una questione che è già stata affrontata e per la quale sarà sottoposta una proposta di modifica ai soci.
Tra le diverse proposte di Bluebell, una ha una particolare rilevanza, e cioè quella di distribuire ai soci le azioni di Generali detenute in portafoglio come dividendo straordinario.
Una proposta che dal punto di vista economico ha poco senso in quanto per piazzetta Cuccia il valore di tale partecipazione, pari al 12,86% della compagnia, di cui è il principale azionista, non è legato solo al rendimento, ma anche al premio di influenza connesso, che non avrebbe senso disperdere senza un corretto apprezzamento. Inoltre, in questa fase, legata all’emergenza Covid-19, anche la BCE è contraria alla distribuzione di risorse degli istituti di credito, sotto forma di dividendi o altri strumenti finanziari.
Tuttavia, fa notare il foglio rosa, le idee di Bluebell sposano in buona parte quelle che erano state le proposte di Leonardo Del Vecchio, che gioca un ruolo rilevante nel crocevia tra Mediobanca e le Assicurazioni Generali, di cui è un rilevante azionista. Quindi se il peso delle proposte della Bluebell, che ha acquistato una quota di azioni di Mediobanca inferiore a quella minima di comunicazione pari all’1%, è più legato al dialogo con gli investitori, i temi sollevati possono rientrare in giochi più ampi.
Nella banca guidata da Alberto Nagel, Del Vecchio detiene una quota del 9,89% e ha recentemente presentato alla BCE la domanda di autorizzazione a salire al 20%, mentre nel Leone di Trieste possiede una partecipazione pari al 4,84 per cento.
Intanto a Piazza Affari i titoli Mediobanca risultano particolarmente penalizzato lasciando sul terreno il 3% a 6,3 euro, contro un calo dell’indice Ftse Italia Banche dell’1,2 per cento. Piuttosto fiacchi, tuttavia, i volumi degli scambi. Attorno alle ore 11:45 erano passate di mano 2,5 milioni di azioni, contro una media degli ultimi 30 giorni di 8,1 milioni.
Bivona e Taricco sono già conosciuti nella penisola per essere intervenuti in diverse vicende finanziarie, in particolare Bivona è stato consulente di alcuni azionisti Mps per la questione dei derivati.