E’ previsto per oggi un incontro del patto dei soci bresciani di Ubi Banca. A pochi giorni dall’avvio dell’offerta di Intesa Sanpaolo che partirà lunedì prossimo 6 luglio, questa componente storica dell’azionariato, che ha anche un peso rilevante visto che riunisce l’8% del capitale, non ha ancora preso una posizione ufficiale, al contrario dei soci bergamaschi e del patto Car che si sono dichiarati apertamente contrari all’operazione.
Secondo fonti di stampa, i soci del patto Sindacato Azionisti Ubi Banca non avrebbero un’unità di visione sull’Ops, anche se all’interno prevarrebbe la volontà di non aderire. Ma con sfumature differenti tra chi è nettamente contrario e chi è più aperto.
Attualmente i due schieramenti che si oppongono all’operazione, Patto dei Mille e Car, riuniscono circa il 20% del capitale. Il patto dei bresciani con l’8% e il fondo Parvus che detiene l’8,3% sono due soggetti che possono giocare un ruolo rilevante con le proprie decisioni.
L’obiettivo di Intesa Sanpaolo è infatti raggiungere la soglia del 66,67% del capitale per poter poi procedere alla fusione tra i due istituti e dispiegare al meglio le sinergie previste. La banca guidata da Carlo Messina si è riservata tuttavia la possibilità di validare l’offerta anche al raggiungimento di una soglia minima del 50 per cento più 1 azione Ubi.
Venerdì 3 luglio è prevista una riunione del consiglio di amministrazione di Ubi Banca per dare la propria parola sull’offerta dopo la pubblicazione del prospetto informativo. Ci si aspetta che l’offerta venga giudicata ostile e che a supporto di tale opinione venga portata una fairness opinion di un consulente.