La BCE è pronta a rendere più agevoli le aggregazioni tra banche. L’Autorità di Vigilanza ha pubblicato oggi una guida per “chiarire l’approccio della Vigilanza ai progetti di aggregazioni che coinvolgono le banche dell’area euro”, invitando gli operatori coinvolti a fornire un parere entro il prossimo 1° ottobre.
La BCE per prima cosa ha chiarito che non penalizzerà eventuali piani di aggregazioni con richieste di maggiori requisiti patrimoniali. Il punto di partenza per il capitale sarà la media ponderata dei requisiti patrimoniali del secondo pilastro delle due banche e delle linee guida del Pillar 2 prima del consolidamento.
Inoltre, darà il proprio via libera all’utilizzo dei modelli contabili interni, nonché degli avviamenti negativi (badwill).
Secondo la BCE, le fusioni possono aiutare gli istituti di credito a raggiungere economie di scala e ad affrontare nuove sfide, anche alla luce dell’attuale contesto negativo legato all’emergenza Covid-19.
La BCE anche per rendere il sistema bancario più resiliente, utilizzerà i propri strumenti di vigilanza per facilitare progetti di consolidamento sostenibile. Tali progetti devono basarsi su un piano commerciale e di integrazione credibile, migliorare la sostenibilità del modello aziendale e rispettare i più alti standard di governance e risk management.