Le borse europee incrementano i guadagni rispetto alla mattinata, in scia al job report migliore dal 1939 e all’apertura positiva di Wall Street.
A Piazza Affari il Ftse Mib avanza del 3% a 19.920 punti, ben intonato come l’Ibex 35 di Madrid (+3,9%), il Dax di Francoforte (+2,8%), il Cac 40 di Parigi (+2,7%) e il Ftse 100 di Londra (+1,6%).
Oltreoceano, avvio in rialzo anche per Dow Jones (+1,6%) S&P500 (+1,4%) e Nasdaq (+1,3%).
Nel mese di giugno, negli Stati Uniti, sono stati creati 4,8 milioni di posti di lavoro, superiori ai 3,23 milioni previsti e ai 2,7 milioni di maggio (rivisti da 2,5 milioni). Il tasso di disoccupazione è invece sceso all’11,1%, rispetto al 13,3% stimato.
Dati che certificano la forza del rimbalzo dell’occupazione statunitense, nonostante il dato lievemente peggiore delle attese sulle richieste settimanali di disoccupazione (1,43 milioni contro 1,35 milioni del consensus).
I mercati inoltre guardano con ottimismo ai test su un potenziale vaccino per il Covid-19 sviluppato da Pfizer e BioNtech, anche se i numeri della pandemia continuano a destare qualche preoccupazione, soprattutto in Usa e Giappone.
California e Arizona hanno registrato il maggior incremento giornaliero di nuovi casi, mentre uno dei vertici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che in alcuni paesi potrebbe essere necessario reintrodurre le misure di lockdown.
A ciò si aggiungono le tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo l’imposizione della nuova legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong da parte di Pechino e le sanzioni approvate in risposta da Washington.
Sul Forex l’euro/dollaro è in rialzo a 1,127 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 107,6. Ieri sono state diffuse le minute della Fed, da cui è emerso che diversi membri della banca centrale statunitense ritengono necessario un sostegno all’economia per diverso tempo.
Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 42,6 dollari e il Wti (+1,3%) a 40,3 dollari, grazie anche al calo delle scorte statunitensi evidenziato dai dati dell’Energy Information Administration.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,21%.
Tornando a Piazza Affari, corrono le banche e i finanziari, in particolare Unicredit (+6,2%), Banca Mediolanum (+5,7%), Banco Bpm (+5,5%) e Mediobanca (+5,4%), ma anche Ubi (+4,3%) e Intesa (+4,2%) mentre scambiano poco mosse Diasorin (-0,4%) e Recordati (+0,4%), in coda al Ftse Mib.