Altra seduta di acquisti per i mercati asiatici in scia a Wall Street che scatta in avvio sostenuta dal Job Report e chiude dimezzando i guadagni ma sempre in territorio positivo.
Il report sul mercato del lavoro americano ha mostrato infatti un netto miglioramento parallelamente alle progressive riaperture che stanno interessando tutto il paese.
Migliorano i nuovi posti di lavoro non farm payrolls a 4,8 milioni con il tasso di disoccupazione in calo all’11,1%. Le richieste di sussidi per la disoccupazione sono scese a 1.427.000 unità in calo rispetto al dato precedente ma leggermente superiori alle attese.
Gli analisti però continuano a guardare con attenzione ai numeri legati al Covid-19 con le infezioni negli Usa che continuano a salire a 2.837.189 e i decessi a 131.485. Numeri che portano i casi in tutto il mondo a 10.991.872 con 524.176 morti.
Nel frattempo in Asia si continua a guardare alla Cina e a Hong Kong dopo l’approvazione della legge sulla sicurezza per la regione autonoma. La reazione dell’occidente è stata unanime e di condanna con il Senato Usa che ha dato il via libera alle sanzioni contro Pechino.
Anche Londra si è mossa con Downing Street che ha confermato ieri alla Camera dei Comuni di concedere visti e cittadinanza a quasi 3 milioni di abitanti di Hong Kong dotati dello status di “British overseas”.
Tra le materie prime flettono leggermente le quotazioni del greggio dopo i recenti guadagno con il Brent a -1,02% a 42,7 dollari e il Wti a -1,03% a 40,23 dollari al barile.
In questo clima di fiducia in scia ai recenti dati macro gli indici cinesi chiudono sopra la parità con Shanghai a +1,1% e Shenzen a +0,7%. Bene anche Hong Kong a +0,8%.
Più arretrata, anche se sempre sopra la parità, la piazza giapponese con il Nikkei a +0,7% e il Topix a +0,6%.
Il tutto dopo l’ennesima seduta di Wall Street, oggi chiusa per festività, che termina una settimana da record con il Dow Jones a +0,35%, l’S&P500 a +0,45% e il Nasdaq a +0,5%.
