Scivolano sotto la parità le borse del Vecchio Continente dopo una debole apertura in territorio positivo, in una seduta che ricordiamo sarà priva del faro di Wall Street chiusa in vista dell’Indipendence Day.
Intorno alle ore 12:00, il Ftse Mib di Milano cede l’1% in area 19.692 punti. Nel frattempo l’Ibex 35 di Madrid lascia sul terreno l’1,1%, il Ftse 100 di Londra l’1%, il Cac 40 di Parigi lo 0,8% e il Dax di Francoforte lo 0,4 per cento.
L’evoluzione dell’emergenza sanitaria negli Stati Uniti continua a pesare negativamente sul sentiment dei mercati: l’accelerazione dei contagi oltreoceano prosegue senza sosta, toccando un nuovo record di casi giornalieri a quota 53mila con il numero dei malati in brusco aumento nello stato della Florida.
Al tempo stesso il sentiment continua ad essere confortato dalle indicazioni positive su potenziali vaccini e trattamenti, nonché dai segnali incoraggianti provenienti dai dati macroeconomici che alimentano le speranze verso una ripresa dell’economia mondiale più veloce del previsto.
Ieri gli operatori di mercato avevano accolto positivamente i numeri del Job Report di giugno statunitense che aveva messo in evidenza un calo del tasso di disoccupazione e un incremento dei non farm payroll di 4,8 milioni (superiore alle attese).
I PMI Markit servizi e composito odierni hanno continuato a confermare una ripresa delle varie economie nazionali, con una menzione speciale per l’indicatore privato dell’attività del settore servizi in Cina salito ai massimi livelli dell’ultimo decennio a 58,4 punti.
Per quanto riguarda l’eurozona, la lettura finale di giugno dell’indice Markit PMI servizi si è attestata a 48,3 punti, al di sopra del consensus e della rilevazione preliminare (entrambi pari a 47,3 punti), in netto miglioramento dai 30,5 punti di maggio. Progresso anche per il Pmi composito fissatosi a 48,5 punti, oltre i 47,5 punti del preliminare e delle stime, dopo i 31,9 punti del mese precedente.
Sul Forex il cambio euro/dollaro scende leggermente a 1,229 mentre il dollaro/yen si mantiene in area 107,47.
Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-1,7%) a 42,41 dollari al barile e il WTI (-1,8%) a 39,92 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 168 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.
Tornando a Piazza Affari, Ubi (+2,5%) guida il principale listino di Piazza Affari, in attesa del Cda per valutare l’offerta di Intesa Sanpaolo e per l’approvazione dell’aggiornamento del piano industriale 2022. In territorio positivo anche STM (+0,8%), Fineco (+0,4%) e A2A (+0,4%). Vendite su Leonardo (-2,5%), Banca Mediolanum (-2,6%) e Ferragamo (-2,7%).