Seduta all’insegna delle prese di beneficio per le piazze del Vecchio Continente, in una giornata caratterizzata dalla chiusura di Wall Street in vista dell’Indipendence Day.
Il Ftse Mib di Milano ha ceduto lo 0,8% fermandosi a quota 19.726,6 punti. L’Ibex 35 di Madrid ha lasciato invece sul terreno l’1,4%, il Ftse 100 di Londra l’1,3%, il Cac 40 di Parigi lo 0,8% e il Dax di Francoforte lo 0,6 per cento.
La falsa partenza in territorio positivo è stata prontamente accantonata dai maggiori indici europei, appesantiti dalla notizia riportata dal provider di informazioni Bloomberg riguardante la potenziale divisione all’interno della Banca Centrale Europea su quanto il programma di acquisto obbligazionario dovrà essere ponderato verso alcuni paesi come l’Italia.
I mercati continuano ad accusare negativamente anche l’evoluzione dell’emergenza sanitaria negli Stati Uniti, controbilanciata a sua volta dalle indicazioni positive riguardanti i vaccini e trattamenti per il coronavirus e dai positivi numeri sul fronte macroeconomico.
Gli entusiasmi per la lettura del Job Report statunitense di giovedì hanno trovato conferma nei PMI Markit servizi e composito di giugno delle principali economie mondiali, con una menzione speciale per l’indicatore privato dell’attività del settore servizi in Cina salito ai massimi livelli dell’ultimo decennio a 58,4 punti.
Per quanto riguarda l’Eurozona, la lettura finale di giugno dell’indice Markit PMI servizi si è attestata a 48,3 punti, al di sopra del consensus e della rilevazione preliminare (entrambi pari a 47,3 punti), in netto miglioramento dai 30,5 punti di maggio. Progresso anche per il Pmi composito fissatosi a 48,5 punti, oltre i 47,5 punti del preliminare e delle stime, dopo i 31,9 punti del mese precedente.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro sale leggermente a 1,1244. Poco mosso al rialzo anche il dollaro/yen in area 107,52.
Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 42,67 dollari al barile e il WTI (-1,2%) a 40,16 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano sale all’1,26% con il relativo spread verso il Bund in aumento a 173 punti base.
A Piazza Affari, Ubi (+2,5%) ha chiuso in testa al Ftse Mib. Il Cda della banca ha approvato il comunicato relativo all’offerta pubblica di scambio volontario promossa da Intesa Sanpaolo sulla totalità delle azioni ordinarie della stessa Ubi Banca, in cui “il consiglio ha ritenuto non congruo, da un punto di vista finanziario, il corrispettivo unitario che sarebbe corrisposto dall’offerente agli azionisti di Ubi Banca a favore di ciascuna azione dell’emittente portata in adesione all’offerta, pari a 1,7000 azioni ordinarie ISP”. L’organo esecutivo della società ha poi approvato l’aggiornamento del piano al 2020.
In frazionale rialzo STM (+0,9%), Recordati (+0,2%) e Banca Generali (+0,2%). Vendite diffuse sugli altri titoli del Ftse Mib con in coda Mediolanum (-2,4%), Ferragamo (-2,6%) e Pirelli (-2,9%).