Utility (+2,9%) – Sugli scudi Enel e Snam (+3,2%)

Ieri l’indice Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,9 per cento, sostanzialmente in linea con il corrispondente europeo (+3,1) e il Ftse Mib (+2,9%).

Giornata positiva per le borse europee, grazie anche al Job report statunitense sopra le attese. Gli operatori guardano con ottimismo anche ai test su un potenziale vaccino per il Covid-19 nonostante i numeri preoccupanti in alcune aree che fanno temere per nuovi lockdown.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è ridotto a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,2%.

Tornando al comparto utility, sugli scudi Enel e Snam che portano a casa il 3,2 per cento.

In particolare la società guidata da Francesco Starace, torna sopra quota 80 miliardi di capitalizzazione con un guadagno da inizio anno oltre il 12 per cento.

Hera, che guadagna il 1,2%, ha comunicato che alla fine dello scorso mese di giugno le azioni ordinarie con voto maggiorato erano pari al 50,75% del capitale mentre le azioni ordinarie sono pari al 49,25 per cento.

Tra le mid, hanno fatto meglio Falck (+4,6%) ed Erg (+4,4%), che ha rinnovato il programma EMTN aumentandolo fino a massimi 2 miliardi.

Infine, tra le small di distingue Plc (+2,3%), positiva anche Edison (+0,4%) che riceverà da BEI complessivi 450 milioni di nuove risorse da destinare in progetti di efficienza energetica e nel settore delle rinnovabili (300 milioni) e nel rifacimento della centrale a gas a ciclo combinato a Marghera (150 milioni).

In coda Acsm Agam, che lascia sul terreno il 3 per cento.