“Il dialogo del gruppo Ubi Banca con le autorità di vigilanza è costruttivo e continuo e
alla banca non risulta l’esistenza di alcun “faro della BCE” sulle decisioni presentate e
approvate dal cda della banca. Infatti l’aggiornamento del piano è stato inviato alle
istituzioni di vigilanza europea ben prima del suo annuncio avvenuto venerdì 3 luglio”.
Lo riporta un comunicato della banca, il quale aggiunge che “il livello dei dividendi annunciato in crescita a 840 milioni nei prossimi tre anni è comunque compatibile con il mantenimento di un CET1 superiore al 12,5% e quindi ampiamente al di sopra dei requisiti patrimoniali minimi richiesti dalle autorità di vigilanza”.
La nota, infine, precisa “che quello pubblicato il 3 luglio è l’aggiornamento del piano industriale 2022, già approvato il 17 febbraio, per tenere in considerazione le mutate condizioni di mercato a seguito della recente crisi causata dal Covid-19”.