Gibus ha comunicato che i ricavi consolidati al 30 giugno 2020 sono stati pari a 17,9 milioni, in calo del 18,6% rispetto al pari periodo del 2019.
Il dato risulta fortemente influenzato dalle misure di lock down introdotte per arginare la diffusione della pandemia di Covid-19. Nei mesi di gennaio e febbraio 2020 le vendite sono salite rispettivamente del 34,7% a/a e del 18,7% a/a, mentre nei mesi di marzo e aprile hanno segnato un calo, attenuatosi poi a maggio con il riavvio delle attività. Il mese di giugno ha poi registrato un aumento dei ricavi del 21,8% a 6,5 milioni al giugno 2019.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, i ricavi conseguiti all’estero sono stati pari a 5,9 milioni (il 33,2% del totale), mentre in Italia il fatturato è stato di 12 milioni (66,8% del totale).
Sulle linee di prodotto, il lusso vale complessivamente il 43% del fatturato (38% nel primo semestre 2019), con la linea Lusso High Tech (circa 30% del totale) che ha registrato una variazione negativa del 12% e la Sostenibilità (12% dei ricavi) che ha fatto riportato una contrazione del 6%. Infine, la Linea Design (53% dei ricavi) ha registrato una riduzione del 25% rispetto al 30 giugno 2019.
In ultimo, il network di GIBUS Atelier ha contribuito alla generazione di ricavi per 13,8 milioni (-17,8% sull’anno precedente).
La società ricorda inoltre che nel primo semestre 2020 il network ha registrato un incremento del numero di affiliati a 413 punti vendita (+6,5% rispetto a giugno 2019).
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