Fca – Giudice Usa respinge la causa di Gm su corruzione sindacati

Il giudice federale di Detroit Paul Borman ha respinto l’azione legale presentata da General Motors contro Fiat Chrysler Automobiles.

Il gruppo americano aveva accusato Fca di aver manipolato le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro con United Auto Workers fra il 2009 e il 2015, pagando tangenti a rappresentanti del sindacato per ottenere termini contrattuali più favorevoli.

Il giudice Borman, che nelle scorse settimane aveva ordinato ai Ceo delle due società di incontrarsi faccia a faccia e risolvere la disputa legale, ha dichiarato che Gm non è riuscita a dimostrare di essere stata direttamente danneggiata delle presunte attività di corruzione perseguite dai funzionari di Fca.

“Le vittime dirette del presunto schema di corruzione degli imputati sono i lavoratori di Fca”, ha affermato il giudice. “Gli alti costi del lavoro di Gm non sono un danno causato dalle tangenti di Fca, e qualsiasi danno alla concorrenza che Gm ha subito come risultato del vantaggio di Fca sui costi del lavoro è un danno indiretto”.

Gm ha dichiarato di essere “in forte disaccordo” con l’ordinanza e che intende portare avanti il caso sostenendo che ci sono abbastanza prove di “come le tangenti multi-milionarie abbiano causato danni diretti a General Motors”.