I futures su Dow Jones e S&P 500 oscillano intorno alla parità mentre il derivato sul Nasdaq guadagna lo 0,7%, preannunciando una partenza su nuovi massimi per il listino tecnologico dopo la diffusione delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, con il Nasdaq (+1,4%) che ha ripreso la propria corsa su nuovi record storici trascinato da big come Apple, Amazon e Microsoft. Bene anche Dow Jones e S&P500, saliti rispettivamente dello 0,7% e dello 0,8%.
Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 1,314 milioni, leggermente inferiori alle 1,375 milioni attese dal consensus e in discesa rispetto alle 1,427 milioni della rilevazione precedente.
Ieri, il presidente della Fed di St. Louis James Bullard ha dichiarato che il tasso di disoccupazione potrebbe diminuire significativamente entro fine 2020, stimando una discesa sotto la doppia cifra fino al 7-8%.
Numero che confermerebbe le forti oscillazioni del mercato del lavoro americano, con il tasso di disoccupazione passato dai minimi di 50 anni al 3,5% di soli cinque mesi fa al picco del 14,7% di aprile.
Il sentiment degli operatori resta diviso tra l’ottimismo per le misure di sostegno economico fornite dalle autorità e i timori legati al continuo diffondersi della pandemia e alle tensioni tra Washington e Pechino.
Continua a preoccupare soprattutto la situazione del virus negli Stati Uniti, dove il numero dei contagi ha superato quota 3 milioni, più di un quarto del totale a livello globale, registrando ieri il record giornaliero di 60.000 nuovi casi.
