Banca Sistema – Conclude l’acquisto del credito su pegno da Intesa SP

Banca Sistema ha perfezionato l’acquisizione del ramo d’azienda credito su pegno dal gruppo Intesa Sanpaolo, che avrà efficacia dal 13 luglio 2020 e darà vita al primo operatore bancario nel credito su pegno in Italia presente con 12 filiali e impieghi totali per oltre 70 milioni.

L’acquisizione, il cui corrispettivo, incluso l’avviamento, risulta pari a 34 milioni, è stata effettuata dalla controllata ProntoPegno, posseduta per il 75% da Banca Sistema e per il 25% dalle fondazioni bancarie Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Pisa e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. ProntoPegno ha generato un utile netto per pari a 1,1 milioni.

Successivamente, le citate fondazioni hanno sottoscritto pro-quota, insieme a Banca Sistema, l’aumento di capitale di ProntoPegno, funzionale all’acquisto del ramo, per complessivi 34 milioni.

Il ramo d’azienda credito su pegno acquisito dal gruppo Intesa Sanpaolo ha impieghi per 57 milioni attraverso una rete di sei filiali presenti a Torino, Napoli, Firenze, Mestre, Parma e Civitavecchia, in cui operano 58 risorse.

Con l’acquisizione, il gruppo rafforza la sua presenza sul territorio nazionale compiendo un decisivo passo avanti per implementare su scala più ampia la propria strategia nel credito su pegno e prepararsi a cogliere ulteriori opportunità in questo business.

Il gruppo Banca Sistema opera dal 2017 nel mercato del credito su pegno, dal 2019 tramite la società dedicata e controllata ProntoPegno e una rete di sei filiali a Milano, Roma, Napoli, Rimini, Palermo e Pisa.

L’impatto dell’acquisizione sul CET1 ratio pro-forma, pari al 13,4% al 31 marzo 2020, è di circa -207 pb (-170 pb rispetto al ratio regolamentare alla stessa data).

I ricavi e l’utile generati dal ramo acquisito aumenteranno il contributo a livello di gruppo del business credito su pegno, in linea con la strategia di diversificazione perseguita dalla banca.

Intorno alle 12:10 a Piazza Affari il titolo guadagna il 2,5% a 1,63 euro, mentre l’indice di settore segna un rialzo dello 0,6 per cento.