I ministri di tutto il mondo alle prese con le sfide energetiche e climatiche

Lo scorso 9 luglio 40 ministri di decine di paesi hanno preso parte al primo summit sulla transizione verso una energia pulita organizzato dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), discutendo su come realizzare una ripresa sostenibile e resiliente dalla crisi di Covid-19 e raggiungere un picco definitivo delle emissioni globali di carbonio.

Il vertice ha riunito ministri di paesi che rappresentano oltre l’80% dell’economia mondiale. I partecipanti, tra cui il ministro italiano per l’ambiente Sergio Costa, hanno sottolineato gli impatti della pandemia di Covid-19 sui loro sistemi energetici e l’importanza di trovare modi per supportare le transizioni di energia pulita nonostante le attuali sfide.

Tra i temi chiave, la necessità di una maggiore innovazione in settori quali l’idrogeno, l’importanza di una ripresa inclusiva ed equa e come rendere il settore elettrico più resiliente e sostenibile.

Senza una forte accelerazione dell’innovazione nell’energia pulita, nei prossimi decenni i paesi e le aziende di tutto il mondo non saranno in grado di adempiere agli impegni assunti per ridurre le emissioni di carbonio a zero.

Parte della soluzione deriva dal garantire la crescita della spesa pubblica in ricerca e sviluppo nel settore dell’energia. Ma la composizione della R&S energetica è importante almeno quanto la sua portata.

Sfortunatamente, la spesa per R&S nel settore dell’energia pubblica non è ben allineata con le aree tecnologiche che sono priorità chiave per il raggiungimento di emissioni nette pari a zero come il trasporto marittimo e su camion, l’aviazione e le industrie pesanti come acciaio, cemento e prodotti chimici.

La decarbonizzazione di questi settori richiederà in gran parte lo sviluppo di nuove tecnologie che non sono attualmente in uso commerciale.

Nel recente rapporto sull’innovazione dell’energia pulita la IEA valutava i modi in cui l’innovazione dell’energia pulita può essere notevolmente accelerata per raggiungere emissioni nette zero, migliorando al contempo la sicurezza energetica in un arco temporale compatibile con gli obiettivi internazionali sul clima e l’energia sostenibile.

In particolare, il rapporto sottolineava l’importanza di assicurarsi che le soluzioni cruciali per l’energia pulita siano pronte in tempo per l’avvio di cicli di investimento pluridecennali nelle industrie chiave.