Nel primo trimestre 2020/2021, chiusosi lo scorso 31 maggio, il gruppo Unieuro ha riportato ricavi pari a 428,9 milioni, in calo del 13,4% su base annua ma superiori dell’11,7% rispetto ai 384,1 milioni del consensus.
Una dinamica influenzata dall’emergenza Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive imposte dalle autorità.
Nel complesso, i mesi di marzo e aprile hanno registrato una perdita cumulata di
ricavi pari al 30% rispetto al medesimo bimestre 2019 mentre a maggio si è registrato un forte rimbalzo anno su anno, pari a circa il +20%.
Da segnalare che l’effetto lockdown sui canali fisici è stato parzialmente compensato dal boom (+142,8%) del commercio elettronico, salito a 123 milioni, pari al 28,7% dei ricavi (10,2% nel 1Q 2019/20).
Su base like-for-like, a perimetro omogeneo, il fatturato ha registrato un calo del 9,5%. Escludendo dal perimetro di analisi i punti vendita limitrofi ai nuovi negozi nel frattempo inaugurati e pertanto non rientranti nel like-for-like,le vendite like-for-like hanno registrato una riduzione inferiore e pari al 5,5%.
Sul fronte della redditività l’impatto è stato moderato grazie alle azioni manageriali
prontamente adottate.
L’Ebitda adjusted si è attestato a 11,6 milioni (-41,4%), un dato decisamente migliore rispetto al valore negativo di 17,9 milioni atteso dagli analisti.
L’Ebit adjusted è stato negativo per 11,1 milioni (-2,5 milioni nel 1Q 2019/20) nel trimestre stagionalmente più debole dell’anno.
I dati adjusted non includono item non ricorrenti, tra cui la rettifica dei ricavi netti da garanzie riferiti al servizio di assistenza.
Il periodo in esame si è chiuso con una perdita netta adjusted di 13,8 milioni (perdita di 5,6 milioni nel 1Q 2019/20).
Dal lato patrimoniale Unieuro ha registrato un indebitamento finanziario netto di 11,2 milioni, rispetto all’avanzo di 29,6 milioni al 29 febbraio 2020 e inferiore di 29,6 milioni rispetto all’indebitamento finanziario netto atteso dagli analisti.
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Ad di Unieuro, ha così commentato: “Siamo fieramente orgogliosi di come Unieuro, i suoi 5000 dipendenti, i fornitori, i partner e finanche gli azionisti hanno saputo reagire con determinazione e rapidità alle minacce che hanno reso il trimestre appena chiuso il periodo probabilmente più critico negli oltre ottant’anni di storia aziendale”.
E prosegue “Grazie a questa coesione di intenti e ad un approccio strategico di lungo termine rivelatosi vincente, siamo stati in grado di contenere gli effetti dell’emergenza
Covid-19 e di chiudere il trimestre con risultati insperati e con un’invidiabile solidità patrimoniale e finanziaria”.
Pur con tutta la prudenza necessaria, conclude Nicosanti, “guardiamo con fiducia ai prossimi mesi, confortati dai dati molto incoraggianti di maggio e giugno e dai positivi riscontri da parte della clientela relativamente ai nuovi servizi omnicanale, pensati per rendere l’esperienza d’acquisto sicura e appagante anche in tempi di Coronavirus”.