ELES – Il Covid-19 colpisce un gruppo già penalizzato da dazi e diesel gate

Eles ha chiuso un 2019 difficile ed ora sui conti si abbattono gli effetti del Covid-19. Il gruppo presieduto da Antonio Zaffarami ha infatti chiuso il 2019 con un calo delle vendite del 21% a 17,5 milioni, risentendo della guerra dei dazi e del diesel gate, mentre migliora di un punto al 18,2% la marginalità, con utile netto in progresso dell’11% a 0,8 milioni (oltre 1 milione l’adjusted). Un contesto complesso, sul quale si sono poi abbattuti gli effetti del Covid-19, anche se il management è determinato a proseguire la strategia di crescita come dichiarato da Zaffarami perché: ”le prospettive del settore rimangono positive, con la domanda di semiconduttori stimolata dal progresso tecnologico”. Questo scenario non è però condiviso dalla società di ricerche Omdia in quanto “il settore dei semiconduttori sarà minacciato dalla recessione globale innescata dalla pandemia”.

Modello di Business

Eles progetta e realizza soluzioni di test per semiconduttori (Soc, Mems e memorie). Nel dettaglio produce macchine universali  (test system) e i relativi servizi di assistenza per i test di affidabilità, avendo sviluppato un processo di co-engineering con i propri clienti finalizzato a garantire un prodotto microelettronico (Zero Difetti).

E’ inoltre attiva nel settore dei test application, fornendo ai propri clienti le applicazioni necessarie per procedere alle varie soluzioni di test che possono essere eseguite attraverso le macchine prodotte da Eles, oltre ad una serie di servizi connessi all’elaborazione dei dati acquisiti durante le attività e fasi di test. La società annovera tra i propri clienti aziende multinazionali produttrici di semiconduttori e produttori di moduli elettronici per il settore automotive e I&D.

La società umbra opera attraverso le unità di business, Semiconduttori e ECU (Elettronic Central Unit).

Ultimi Avvenimenti

E’ di questi giorni l’acquisizione da parte di Eles di un nuovo ordine per la fornitura di un Sistema ART da un’importante multinazionale attiva nel settore IDM (Integrated Device Manufacturer), con sede in Europa, consolidando la presenza nel segmento del test dei dispositivi Mems (Micro Electro-Mechanical Systems).

L’ordine segue infatti di pochi giorni quello ottenuto da una primaria IDM (Integrated Device Manufacturer) americana per la produzione di sistemi ART, la cui consegna avverrà entro fine 2020. L’ordine assume rilevanza in quanto consolida le relazioni con il cliente, inizialmente limitate all’ambito del quality and reliability (Q&R) ed estese ora  anche a quello di produzione (Production).

Eles ha segnato a inizio maggio un altro punto nel percorso di crescita, ampliando il numero dei clienti nel settore dell’Aerospace & Defence. La società umbra è stata infatti scelta da Leonardo, come partner ufficiale qualificato nella fornitura dei macchinari per i test dei sistemi elettronici nel settore avionico, ricevendo nel contempo il primo ordine d’acquisito.

Novità anche nello sviluppo internazionale, ove lo scorso ottobre é stata siglata la partnership commerciale e tecnica, con Xi’an XCET, uno dei più importanti fornitori cinesi di servizi di collaudo nell’area automotive, militare, navale e aerospaziale.

L’accordo prevede la possibilità per Eles di sfruttare la capillare rete vendite XCET per offrire sistemi e servizi per produrre risultati R.E.T.E (Reliability Embedded Test Engineering) per lo Zero Difetti. Ed a soli due mesi dalla firma dell’accordo Eles ha ricevuto il primo ordine dalla Cina per produrre un’apparecchiatura con caratteristiche tecniche specifiche per il mercato cinese che sarà utilizzata da XCET.

Conto Economico

Nel 2019 il settore dei semiconduttori ha subito il clima di incertezza globale aggravato dalla guerra dei dazi e dal diesel gate, con effetti importanti su alcune decisioni d’investimento nell’automobilistico, aerospaziale e difesa.

In questo contesto le vendite sono diminuite a 17,5 milioni (- 21%), peraltro in linea con i risultati attesi nel piano industriale (17,3 milioni), con una contrazione dei ricavi in entrambe le linee di business e in tutti i mercati di sbocco ad eccezione di quello americano.

La flessione è stata in parte attenuata dalla diminuzione del 20% a 15 milioni dei costi operativi, pur in presenza del rafforzamento della struttura organizzativa. L’Ebitda flette comunque del 16% a 3,2 milioni, con margini in progresso dal 17% al 18,2%, mentre l’Ebitda adjusted cifra in 3,4 milioni (-11%) con una marginalità al 19,2%.

La gestione chiude infine con un utile netto 0,8 milioni (+11%) sostenuto alla diminuzione degli oneri finanziari netti  e alla minore imposizione fiscale, con un tax rate al 17% dal 39% di un anno prima. L’utile netto adjusted risulta pari a oltre 1 milione (+34%).

Breakdown Ricavi

Il 92% dei ricavi  proviene dalla linea Semiconduttori, la cui contrazione dell’11% a 16,2 milioni ha riguardato in particolare le vendite della linea Test Systems, scese al 30% circa delle vendite totali rispetto al 50% circa del 2018, per effetto della revisione a ribasso degli investimenti (Capital Spending) dei clienti del gruppo.

Più consistente il calo I ricavi della linea ECU (-67% a 1,4 milioni), connesso alla contrazione del settore Automotive in particolare in Europa. Il business include il fatturato riveniente dall’attività Industria e Difesa (I&D) diminuito da 3 milioni a 1,1 milioni e principalmente collegato agli investimenti nell’area Difesa a livello nazionale ed europeo.

Invariata  al 69% l’incidenza della vendite oltrefrontiera, dove si evidenzia una sensibile riduzione in Europa (escluso Italia), con un calo del 18% a 6,9 milioni (39% del totale), e in Asia (-32% a 4,5 milioni), con un’incidenza sul totale passata al 26% dal 30% di fine 2018. Diversamente le vendite in America, sono aumentate del 79% a 745mila euro, con un’incidenza comunque ancora marginale e pari al 4%.

Sul territorio domestico i ricavi segnano un calo del 20% a 5,4 milioni (31% del totale).

Stato Patrimoniale

Sul fronte patrimoniale i mezzi propri passano da 6,5 milioni del 2018 a 12,5 milioni grazie all’aumento di capitale connesso alla quotazione in Borsa, che ha consentito di introitare mezzi freschi per circa 6 milioni. Proventi di cui ha beneficiato anche l’indebitamento finanziario netto passato da 4,9 milioni 2,1 milioni in presenza, tra l’altro, di investimenti  in ricerca e sviluppo per 2,3 milioni.

 

Ratio

Le risorse introitate con l’ingresso in Borsa hanno ulteriormente migliorato la struttura finanziaria del gruppo. L’indicatore della capacità di rimborso del debito, passa da 1,3x a 0,7x,  e il quoziente di indebitamento già contenuto nel 2018 a 0,7x scende ulteriormente a 0,2x.

La maggiore patrimonializzazione ha invece determinato la diminuzione del Roe al 6,7% dall’11,5% di fine 2018.

 

Strategia

L’organo amministrativo spiga come “il Diesel Gate e la conseguente crisi del settore Automotive nel 2019, ha indotto Eles a rivedere alcune strategie di marketing ed operative, e il business development derivante da replicazione dell’offerta per i semiconduttori nel mercato del test per ECU automotive, è passato in seconda priorità ed ora, pur in assenza di segnali chiari di ripresa del settore, la Società è pronta a far ripartire il piano di sviluppo che dovrebbe consentire di mantenere invariati gli obiettivi di piano fissati”.

Il percorso tracciato dal Piano Industriale 2020-2022, approvato dall’organo amministrativo a fine novembre 2019, prevede l’innovazione di prodotto, il consolidamento dei clienti acquisiti nonché la ricerca di nuovi clienti, anche attraverso operazioni di M&A.

Il piano prevede inoltre la penetrazione del mercato ECU, atteso in crescita in virtù dell’introduzione degli EV (Electrical Vehicle) e della guida autonoma che trasformeranno il settore Automotive, e l’ingresso in nuove aree geografiche. Il tutto accompagnato dall’efficientamento dei processi di procurement e di produzione.

Nel triennio sono previsti investimenti per complessivi 11,4 milioni, di cui 7,3 milioni in ricerca e sviluppo.

Outlook

Eles opera in settori essenziali ed ha continuato a svolgere la propria attività anche nel periodo più complesso della pandemia, adottando le misure di sicurezza richieste.

Scenario all’interno del quale il Presidente ha affermato: “le prospettive del settore rimangono positive, con la domanda di semiconduttori stimolata dal progresso tecnologico, nonostante i recenti segnali di preoccupazione a livello globale .”

Sul fronte dei “numeri” i target finanziari, contenuti nel piano triennale indicano per il 2020 vendite pari a 24,2 milioni (17,5 milioni nel 2019) e a 42,2 milioni nel 2022, con un Cagr 19-22 del 34,6%.

L’Ebitda è atteso a 4,8 milioni (3,2 milioni nel 2019) nel 2020 e 13 milioni nel 2022, con un Cagr 19-22 pari al 63%, con una marginalità a 19,7% nel 2020 e al 30,9% nel 2022, mentre l’Ebit margin è stimato al 11,6% nel 2020 e al 24,5% nel 2022.

Nel 2020 l’utile netto dovrebbe raddoppiare a 1,6 milioni  per salire a 7,1 milioni nel 2022.

Borsa

Approdata in borsa il 19 giugno 2019 ad un prezzo di collocamento di 1,9 euro l’azione Eles ha subito mostrato un forte interesse da parte degli investitori, toccando a inizio luglio il massimo a 6 euro. Apprezzamento mantenuto fino a marzo, quando le borse sono crollate causa Covid-19 ed Eles è scesa a 1,99 euro. L’azione ha poi recuperato il terreno perso tornando in area 2,9 euro.

Da inizio anno il titolo ha perso il 44,4%, rispetto al -12,5% segnato dal Ftse Aim Italia.

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