“Abbiamo fatto le nostre valutazioni e per noi il prezzo è giusto, entriamo in una compagnia con fondamentali solidi, una rete fidelizzata e che ha avviato il suo percorso di trasformazione in una società per azioni”.
Lo ha affermato in un’intervista a Il Sole 24Ore Marco Sesana, Ceo di Generali Italia, parlando dell’ingresso della compagnia triestina nel capitale di Cattolica con un quota del 24,4% tramite un aumento di capitale riservato da 300 milioni, che sarà sottoscritto al prezzo di 5,55 euro per azione. Il tutto a condizione che Cattolica si trasformi in Spa. A fine luglio l’assemblea di quest’ultima dovrà deliberare in tal senso.
“La partnership tra Generali e Cattolica Assicurazioni è una grande opportunità di sviluppo per entrambi i gruppi. Generali è un player internazionale e si propone a Cattolica come un partner solido, italiano e con forti radici nel Veneto”, ha aggiunto il manager.
Sesana, sottolineando che adesso il focus è sul far partire bene la collaborazione e a creare valore, ha poi ricordato che “la partnership si articola in quattro aree di attività. L’asset management, con Generali che ha già circa 500 miliardi di masse gestite, che può essere esteso al portafoglio investimenti di Cattolica. Poi i servizi offerti dalla nostra divisione di “Internet delle cose” Generali Jeniot per lo sviluppo del business telematico auto, casa, pet e imprese.
La terza area di collaborazione riguarda il business salute, con l’estensione alla clientela di Cattolica dei servizi di Generali Welion in ambito salute. Infine la riassicurazione, in relazione ad una quota dei rischi da riassicurare. Le dimensioni del gruppo Generali e gli investimenti in tecnologia e innovazione possono essere utili a Cattolica”.