Ubi – I principali soci restano in posizione di attesa sull’Ops

I principali azionisti di Ubi per il momento mantengono una posizione di attesa sulla decisione da prendere in merito all’Ops promossa da Intesa Sanpaolo sulla banca guidata da Victor Massiah, che terminerà il prossimo 28 luglio salvo proroghe.

La Fondazione Banca Monte di Lombardia, socio di Ubi con il 4,96% del capitale, dovrebbe riunire il cda domani secondo quanto riporta la stampa, dopo il vertice interlocutorio dei giorni scorsi. Il presidente Aldo Poli in un’intervista ha detto che l’ente è pronto a valutare i termini della proposta.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, titolare del 5,91% del capitale di Ubi, dovrebbe riunire il proprio board lunedì prossimo dopo il vertice interlocutorio di martedì scorso. L’ente ha conferito il mandato al presidente Giandomenico Genta di proseguire nelle attività di istruttoria e interlocuzione con i vari soggetti coinvolti.

Entrambe le fondazioni sono membri del patto di consultazione Car, che raggruppa circa il 19% del capitale di Ubi e che in un primo momento si era espresso contro l’operazione. Del patto fa parte anche Cattolica, che detiene l’1% del capitale della banca lombarda, che ha già comunicato l’intenzione di aderire all’Ops.

Entrambi gli enti, che hanno come advisor Société Générale, fanno parte del patto di consultazione Car che aggrega il 19% circa di Ubi e sono entrambi assistiti, per le loro valutazioni sull’offerta, da Société Générale.

Anche il patto Sindacato Azionisti Ubi Banca, che rappresentano l’anima bresciana di Ubi e a cui fa il 7,7% del capitale dell’istituto, per il momento mantiene una posizione attendista.

In riferimento al fondo londinese Parvus Asset Management Europe, socio di Ubi con il 7,93% del capitale, nelle scorse settimane il fondatore Edoardo Mercadante ha spiegato a Reuters che la valutazione sarà basato solo su logiche economiche.

L’offerta prevede lo scambio di 1,7 azioni Intesa Sanpaolo per ogni azione Ubi portata in adesione, con Intesa Sanpaolo che punta a raggiungere almeno il 50% più un’azione Ubi. Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, ha recentemente ribadito che l’offerta non sarà alzata.

Sulla questione è intervenuto Gaetano Micciché, presidente di Banca Imi, la controllata di Intesa Sanpaolo attiva nell’investment banking, che in un’intervista ha affermato: “Sono molto fiducioso sull’esito dell’operazione. E sono profondamente convinto dell’utilità della stessa per gli azionisti di Ubi”.