Giancarlo Nicosanti Monterastelli, Amministratore Delegato di Unieuro, in questa intervista rilasciata a Market Insight, commenta i risultati del primo trimestre 2020/21. Risultati “ben superiori al consensus degli analisti” nonostante il contesto eccezionale e con un impatto sulla redditività limitato grazie alle “azioni di salvaguardia prontamente adottate dal management”. Il tutto in presenza di “una nuova normalità” nel quale Unieuro, “chiamata a innovare e sperimentare nuove soluzioni e servizi”, può guardare con fiducia all’immediato futuro seppur con la necessaria prudenza.
Come valutate i dati del 1Q 2020/21, alla luce in particolare della situazione Covid-19?
“Nonostante il contesto eccezionale, Unieuro è stata in grado di chiudere un trimestre di gran lunga migliore di qualsiasi aspettativa, con risultati ben superiori al consensus degli analisti. Numeri che testimoniano un approccio strategico di lungo termine rivelatosi vincente e il grande impegno mostrato da tutti i nostri 5000 collaboratori, nonché dai nostri fornitori, partner e azionisti”.
Come e quanto l’emergenza sanitaria ha influenzato il business?
“Nonostante le restrizioni alla circolazione e la rapida evoluzione dei comportamenti di acquisto, l’impatto sui ricavi è stato decisamente contenuto: l’azienda infatti ha registrato ricavi a 428,9 milioni di Euro, in calo solo del 13,4%. Il traffico e ricavi della rete di negozi sono stati evidentemente penalizzati, mentre l’e-commerce ha tratto grande beneficio dalla situazione creatasi, consentendoci di compensare almeno in parte il calo nei punti vendita fisici, grazie a una presenza digitale che abbiamo consolidato negli anni. Se guardiamo ai singoli mesi, al calo dei ricavi in marzo e aprile (-30%) è seguito il +20% di maggio, con l’avvio della “Fase 2”. Risultati sorprendenti ma che sono frutto anche di precise azioni intraprese dal management che hanno consentito di preservare la redditività aziendale”.
Quali azioni sono adottate dal management per limitare l’impatto sulla redditività?
“Nel trimestre, stagionalmente il più debole dell’anno, la redditività ha risentito dei contraccolpi della crisi, ma ha anche beneficiato delle azioni di salvaguardia, che hanno consentito all’EBIT Adjusted di limitare il calo, passando da -2,5 milioni di Euro a -11,1 milioni. Pensiamo al ricorso agli ammortizzatori sociali e ai piani di smaltimento ferie e permessi, che hanno generato un significativo calo dei costi del personale. Ma anche alla rinegoziazione degli affitti, che ha consentito un ulteriore notevole risparmio. Infine, le attività di marketing sono state incentrate temporaneamente sui volantini digitali, meno costosi rispetto ai tradizionali volantini cartacei”.
Come sono cambiate le abitudini di acquisto in questa situazione contingente?
“Avviandoci lentamente verso una nuova normalità, siamo convinti che alcuni cambiamenti nello scenario retail saranno irreversibili. L’e-commerce ha attratto milioni di nuovi acquirenti che per la prima volta si sono approcciati a questo canale, anticipando un trend che avrebbe impiegato tempi decisamente più lunghi. Lato retail fisico, il cliente arriva in negozio già con le idee chiare. In questa fase l’acquisto d’impulso è raro, dunque è stato necessario rivedere tutte le dinamiche dei punti vendita, dalla gestione delle code, al rapporto fra cliente e addetto alla vendita, alle consegne dei prodotti senza obbligare il cliente ad entrare nel negozio. In qualità di leader di mercato, Unieuro è chiamata a innovare e sperimentare già ora nuove soluzioni e servizi che integrino online e negozi, rispondendo a quelle nuove esigenze di sicurezza e di risparmio di tempo destinate a rimanere anche una volta superata l’emergenza”.
Quali progetti e iniziative avete sviluppato/svilupperete nei prossimi mesi per agevolare gli acquisti dei clienti?
“Abbiamo creato la figura dello steward, un addetto appositamente formato per gestire l’accesso al negozio e il traffico al suo interno, e abbiamo lanciato una serie di servizi volti alla valorizzazione del punto vendita come parte integrante del mondo online. I primi due servizi – ‘aTUperTU’ e ‘filaVIA’– gratuiti e già attivi in tutti i punti vendita, sono stati pensati per razionalizzare i flussi di clientela in negozio. Ne stanno per arrivare altri, ancor più sofisticati, innovativi e spiccatamente omnicanale”.
Quale scenario per la società e il mercato, seppur in un contesto di incertezza, vi attendete per i prossimi mesi?
“I dati molto incoraggianti di maggio e giugno e i positivi riscontri da parte della clientela relativamente ai nuovi servizi omnicanale ci permettono di guardare con fiducia all’immediato futuro. L’emergenza è per il momento passata, ma non l’epidemia. La prudenza è dunque necessaria, soprattutto in vista della stagione di picco di novembre e dicembre, che quest’anno sarà ancor più fondamentale”.
Dopo i risultati, lei ha personalmente acquistato lo 0,30% della Società: sembrerebbe un segnale di fiducia. E’ così?
“Decisamente sì. Sono in Unieuro dal 1982, la conosco come nessun’altro e credo fortemente nelle sue potenzialità e nel suo futuro di leader omnicanale”.